Il ds Massimo Varini e il presidente Secondo in conferenza (Foto MagicaPRO.it)
Pubblicato il 4 marzo, 2015 15:01 |
by Hervé Sacchi
Pro Vercelli, Varini e Secondo in conferenza:’Centreremo l’obiettivo’
PRO VERCELLI CONFERENZA VARINI / VERCELLI – Il presidente Massimo Secondo e il direttore sportivo della Pro Vercelli, Massimo Varini, sono tornati su Spezia-Pro Vercelli. Oggi hanno parlato in conferenza stampa. Di seguito le parole in sala stampa.
MASSIMO VARINI: C’è poco da dire. Era giusto fare un punto della situazione perché è indubbio non fare risultato porta a mangiarsi quel tesoro che ci eravamo costruiti nel girone di andata. Volevamo dire chiaramente in modo molto fermo che la nostra analisi non può essere solo rivolta ai risultati e anche a quello che sta facendo la squadra. Per 40′ eccellente prestazione, nel giro di sei minuti è cambiata nel risultato e nel numero di calciatori in campo. La gara si è sbloccata a favore dello Spezia: in 11 contro 11 è finità 2-2, in 9 contro 11 è finitia 5-2. Torno a un discorso che facevo dalla prima giornata di campionato: noi abbiamo un obiettivo, che è quello di salvarci. Siamo a livello di classifica esatto per cercare quel risultato. Classifica corta. Stanno succedendo cose che non avevamo pensato potessero succedere. C’è fiducia totale nel gruppo. E’ un gruppo che lavora, bene e con grande impegno. Ci può stare un periodo lungo senza vittoria, ma non siamo gli unici che hanno passato questo periodo. Abbiamo gente seria. Ieri da una parte per precipitazione e poca lucidità vedi l’espulsione di Fabiano, e poi per un gesto che non è il primo di Cosenza la situazione è diventata pesante. Sia per Fabiano e Cosenza, sono due giocatori che stanno facendo benissimo. Cosenza dovrà limitare le sue esuberanze ma abbiamo fiducia incondizionata nell’uomo e nel giocatore. Scazzola? Evitiamo dietrologie. Qui non c’è nessun tipo di cambiare la guida tecnica. Se siamo arrivati fin qui è perché siamo arrivati con questo allenatore. Si cambia quando non c’è il gruppo. Siamo sicuri che la squadra verrà fuori da questa situazione. Ripartiamo da un campionato, da 13 partite, da +1. Questa è la filosofia. Siamo convinti che centreremo l’obiettivo, nella maniera più assoluta. Se interpretiamo il calcio nel modo giusto, l’obiettivo arriverà. Ieri abbiamo fatto bene fino al 40′, poi non si può parlare di un calcio in 9 contro 11. Credo che stiamo facendo una cosa importante, in un campionato molto importante. Se ci salviamo è come vincere la Champions League, perché per questa città la Serie B è la Champions League. Perché combattiamo contro squadre di altro livello: lo Spezia aveva 2 italiani su 11 in campo. Combattiamo contro questi tipi di squadre e ci stiamo. E lo facciamo con un investimento inferiore. Il presidente sta facendo sforzi pazzeschi per tenere in piedi questa realtà e ci sta solo dando soddisfazioni. Piena fiducia in un gruppo coeso, con ragazzi seri. Forse dovremo essere un po’ meno perbene. Forse dovremmo avere qualcuno più smaliziato. Ma noi siamo arrivati qui con le nostre caratteristiche. Centreremo il risultato e sarà un risultato storico per la nostra realtà. Non ci sono dietrologie. Chiediamo che la gente ci segua e ci sostenga. Abbiamo questo bisogno e ci si renda conto che qualche giorno fa siamo usciti sullo 0-0 col Carpi. Chiediamo che ci sostengano anche più di quanto fatto finora. La squadra lo merita per i risultati ottenuti e il gioco espresso e per l’attaccamento alla maglia.
MASSIMO SECONDO: Chiedo a voi se avete visto il fallo di Cosenza. Nessuno l’ha visto. Non sappiamo e non abbiamo visto niente, le immagini non chiariscono. Non ci sono immagini.
VARINI: La verità è che siamo rimasti in nove e la partita è cambiata. Forse dobbiamo avere più malizia, non fargli tirare la punizione, prendere l’ammonizione. Possono portare bene o male. Abbiamo fatto 40′ da squadra vera, vincevamo due a zero meritatamente. Poi è finita la partita. Non è una scusante. C’è un incazzatura generale, speriamo di rimanere lucidi. La classifica è peggiorata, lo ribadisco oggi. Se a questo punto fossimo stati in lizza con altre dieci squadre, avremmo parlato di campionato di livello. Le prestazioni ci hanno portato a mangiarci 6-7 punti però mancano 13 partite. Sono un girone di ritorno dello scorso anno. Dovremo far vedere che ci siamo. Speriamo che gli infortuni ci lascino stare. Abbiamo difficoltà ma anche delle certezze sulle quali possiamo lavorare. Per assurdo sono 2-3 domeniche che non facciamo risultato, con un modulo che ha trovato equilibrio ideale. Ora perdiamo giocando partite accettabili come Frosinone e ieri. Vogliamo a tutti i costi centrare l’obiettivo. Noi ci siamo, se ci siete voi e il pubblico ce la faremo. L’anno scorso è stata una gioia.
SECONDO sui gol presi ed espulsioni: Sull’arbitro, nessuna contestazione su nessuno degli arbitri che ci ha arbitrato nelle otto partite del ritorno. Io non ho capito il metodo. Il problema secondo me è che non esiste un metodo. Io mi sono riguardato attentamente nella mente e in televisione. Le decisioni di ieri sull’arbitro ci stanno. Il rigore di Bani si può dare. L’espulsione di Fabiano – per due falli di gioco – ci sta, ma ciò che non ci sta è il metodo. Sta bene se ieri sera mandano via Fabiano, ma a condizione che mandino via Kone, Zoboli e Lollo nelle gare con Avellino, Modena e Carpi. Il metodo non si capisce bene. E’ molto personalizzato. Su Cosenza non so, perché non ho visto cosa sia successo.
VARINI: L’espulsione di Fabiano l’ha fatta lo stadio. Se gli dai l’input a Spezia diventa un fuoco. E’ l’espulsione della gente, attraverso la loro pressione. Era una bolgia e lui prendeva una decisione dalla foga.
SECONDO: Quello che mi lascia perpelsso non è quello che viene giudicato il singolo errore, ma è un metro di giudizio che non torna. Ho segnalato tre episodi che non sono per nulla diversi da quello di Fabiano. Non voglio dire che abbia arbitrato male, ma ci spiegassero che il metodo di giudizio è quello che ha utilizzato l’arbitro col Carpi che ci sta, ovvero che il calcio non è per signorine e che qualche stecca ci sta. Però a Spezia se dai qualche stecca ti caccia. Approccio mentale? Io ho visto sempre un approccio positivo. Se prendiamo il 2-2, che magari non prendi, vai al riposo sul 2-1.
SECONDO SUL BRESCIA: Il Brescia ha 32 punti, benché ne abbiano fatte di ogni. Fin dalla prima, gli hanno dato la possibilità di combattere su due fronti…Il rigore di Coly poteva non darlo. Di Cesare quando ha rotto la gamba a Baldanzeddu lo hanno mandato in campo anche la settimana dopo. Han detto tutto l’anno che il Brescia non paga e prenderà le penalità, ma non sono ancora arrivati. Ha tenuto giocatori importanti sul mercato. Nonostante tutte le difficoltà sono qui a 32 punti che se la giocano con giocatori oggettivamente – senza nulla togliere ai nostri che non cambierei con nessuno – più forti di noi. Non parliamo poi del bacino d’utenza, come direbbe Lotito, che è tra i più importanti. Ci attende un’altra arrampicata. Ci proviamo e ci crediamo.
VARINI: Su 11 confronti diretti, col Brescia l’ultima gara si è giocata nel 1935 e – a parte 2012-13 e quest’anno – le due squadre non si sono mai incontrate. Per questo dico che per Vercelli la B è la Champions League. Per ora la squadra ha sempre fatto bene grazie al presidente Massimo Secondo che sta portando avanti questo progetto, ma nessuno gli ha mai dato una mano. Se ci fosse qualcuno, magari si potrebbe fare un mercato come quello dell’Entella. Ma non rimpiango gli acquisti di gennaio, anzi. Sono sicuro che una squadra che sta giocando così non possa mai retrocedere. Sono talmente puro, e forse ingenuo, che non ci siano condizionamenti. Abbiamo una società seria e dei ragazzi che non fanno cavolate. Siamo contenti di tutti.
SECONDO: Siamo sicuri, prima che escano le designazioni, che l’arbitro che verrà qui sabato farà bene. Sicuramente arbitrerà senza nessun tipo di condizionamento. Anche a prescindere dal bacino d’utenza. Lo dico seriamente. Se dovessimo pensare che è diverso, ci potremmo prendere il sabato libero. Lavoriamo per portare la squadra il più serena possibile alla gara di sabato.
Termina la conferenza stampa
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