Alessandro Budel (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 9 marzo, 2016 14:49 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, Budel in conferenza: “Mai abbassare la guardia”
PRO VERCELLI CONFERENZA ALESSANDRO BUDEL / VERCELLI – In conferenza stampa oggi ha parlato Alessandro Budel. Ecco le sue parole nella settimana che porta alla trasferta di Bari.
LA CONFERENZA DI ALESSANDRO BUDEL
Innanzitutto ci tenevo a ricordare il Presidente Gino Corioni, ho passato tanti anni con lui a Brescia: è una grande perdita per il calcio, faccio le condoglianze a tutti i suoi famigliari.
Sulla Pro Vercelli. Abbiamo molto da migliorare, non siamo ancora bravissimi nel chiudere le partite: non sempre capita di avere due reti di vantaggio, non bisogna mai abbassare la guardia. Prendiamo esempio dalle grandi squadre, come per esempio la Juventus.
Io e Mammarella decisivi? Fanno piacere i complimenti: io e Carlo siamo venuti qui per dare una mano a questa squadra. Ma i singoli, senza un collettivo importante, non possono fare nulla. Sabato è stata una prestazione da squadra, poi le giocate dei singoli possono dare una mano. Complimenti a quelli che giocano meno, quando entrano danno sempre il loro contributo: non è mai facile farsi trovare pronti.
Mi sento capitano? Mi è sempre piaciuto prendermi le responsabilità, quando non ce le avevo ho preferito cambiare squadra. Riesco a dare il meglio se vengo responsabilizzato, a prescindere dalla fascia.
Salto di qualità personale? Forse non ho raggiunto grandi club perché, giocando nelle squadre di fascia media, le mie qualità non sono sempre venute fuori: le mie caratteristiche si notano meglio nelle squadre che lottano per vincere piuttosto che in quelle che lottano per salvarsi. Quando ero a Empoli in Serie A ho scelto il Parma in B per giocarmi la promozione.
Salvezza? Sarà una lotta fino alla fine, non dobbiamo staccarci dalle altre. A Bari sarà una partita fondamentale per la crescita di squadra e autostima. Poi saranno importantissimi gli scontri diretti. Marzo e aprile sono i mesi decisivi.
Bari? Non so dire se sia il momento migliore per affrontarli, fare previsioni di questo tipo non è mai semplice: l’importante è andare in campo con la mentalità giusta, non possiamo sbagliare partita.
Ambiente? Sono arrivato che venivamo da cinque sconfitte: a Brescia, per esempio, il clima sarebbe stato più pesante e cupo. Qui invece non abbiamo avuto grandi pressioni e ne siamo usciti tutti insieme. Ricordiamoci sempre che il calcio è un gioco.
Tabelle? Adesso ancora no, mancano ancora tante partite: a 6-7 partite dalla fine si inizia inevitabilmente a fare alcuni calcoli per vedere quanti punti mancano.
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