La presentazione di Longo (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 9 giugno, 2016 17:17 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, Longo si presenta: “Abbiamo le idee chiare”
PRO VERCELLI LONGO CONFERENZA PRESENTAZIONE / VERCELLI – Dopo l’annuncio del suo ingaggio arrivato nella mattinata di ieri, mister Moreno Longo è stato ufficialmente presentato come nuovo allenatore della Pro Vercelli. La conferenza di presentazione si è svolta nella suggestiva cornice della casa d’aste Meeting Art a Vercelli.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DI MORENO LONGO
MASSIMO SECONDO
Noi eravamo convinti di questa scelta dall’inizio, da diverse settimane. Abbiamo dovuto aspettare che il mister terminasse i suoi impegni con la Primavera e che risolvesse il contratto con il Torino: poi, in cinque minuti, abbiamo chiuso la trattativa. Aveva già conosciuto la piazza, ora ci torna con grande entusiasmo. È l’allenatore giusto per noi, quella di lavorare con i giovani che hanno il fuoco dentro è la nostra filosofia. L’obiettivo è quello di mantenere la categoria, risultato enorme per la nostra realtà. Poi ci sono 42 partite da giocare, vedremo: la speranza è di arrivare con maggior tranquillità alla fine del campionato.
Longo il nostro Simeone? Era una battuta, facciamo le giuste proporzioni. Penso che la Pro Vercelli possa essere paragonata all’Atletico Madrid: loro combattono sempre con squadre fortissime come Real Madrid e Barcellona, eppure arrivano sempre lì a giocarsi il titolo. L’allenatore influisce molto: e Longo penso abbia la giusta energia per spingere questa squadra a conquistare i suoi obiettivi.
I campionati non si vincono solo con i soldi: a Vercelli ce ne sono pochi, anche perché noi per prima cosa paghiamo le tasse. L’obiettivo di quest’anno, dopo due salvezze, è quello di fare un piccolo passo in avanti: sogniamo con i piedi per terra. A far parte dello staff di Longo, ci saranno anche Dario Migliaccio e Paolo Nava.
MASSIMO VARINI
Ritiro? Deciderà il mister con il suo staff, comunque in linea di massima l’11 luglio ci saranno le prime visite mediche e il 18 saremo a Cantalupa.
Mercato? Valuteremo attentamente, rispettando i nostri parametri. Bisogna essere bravi ad aver fantasia, se saremo bravi potremo toglierci grandi soddisfazioni. Guardando quello che spendono gli altri, per la Pro Vercelli anche salvarsi all’ultimo minuto dell’ultima giornata è un successo. Poi, ovvio, sognare non costa nulla. Moreno Longo ha il fuoco dentro, sono certo che dimostrerà il suo valore. Con il Torino Primavera ha fatto tre anni alla grande, ottenendo ottimi risultati. La scelta di Longo viene da lontano, c’era già stato un contatto dopo la promozione in B quando Scazzola era stato cercato da altri club. In questi due anni abbiamo costruito lo zoccolo duro della squadra, da lì partiremo aggiungendo giocatori di qualità e giovani che abbiano voglia di emergere. Moreno ha una grande dote, trasmette energia a tutti: un’iniezione di fiducia, che ci farà molto bene in questo terzo anno di Serie B.
MORENO LONGO
Innanzitutto ci tengo a ringraziare il Presidente ed il Direttore per la fiducia datami. È una grande opportunità per la mia carriera, figlia del lavoro svolto negli anni. Fin da subito mi hanno trasmesso la voglia di puntare su di me, e io mi sono trovato d’accordo sul progetto. Ho grande entusiasmo, non vedo l’ora di incominciare.
Modulo? Credo che la gavetta con la Primavera porti un allenatore ad abituarsi a giocare con diversi moduli, bisogna essere bravi a sapersi adattare al materiale umano che si ha a disposizione. La Pro ha una base importante, su questa cercheremo di fare le scelte migliori.
Pro Vercelli? Sono orgoglioso di essere qui, la Pro è una squadra che ha nel dna la cultura della vittoria: ricordiamoci sempre dei 7 scudetti. Da giocatore ho avuto la fortuna di vestire la bianca casacca, so cosa vuol dire lavorare in questa città.
Torino? Mi porto dietro la cultura di quella società: ha sempre fatto della cultura del lavoro e del sacrificio il suo punto di forza, spero di poterle trasmettere anche qui a Vercelli.
Costruzione della squadra? Parleremo con il Presidente ed il Direttore, sono sicuro che costruiremo un’ottima squadra. Sarà un mix tra giovani ed esperti, avremo un’identità ben precisa. Voglio che la Pro faccia della base caratteriale il proprio punto di forza.
Stadio? Il “Piola” è uno stadio che può darci una grande spinta, la vicinanza dei tifosi può essere un valore aggiunto. È cambiato molto da quando giocavo io, ora è bellissimo. Sintetico? Non sarà mai un problema, anche questo deve essere un valore aggiunto per noi.
Salto di categoria? Mi aspetto un confronto diverso soprattutto con gli altri allenatori, così come con i giocatori. Avendo fatto il giocatore so come funzionano le dinamiche negli spogliatoi, ma sono pronto a calarmi nella nuova realtà.
Ho lasciato Vercelli con un’emozione straordinaria, con quella salvezza raggiunta all’ultimo a Palazzolo. Quella partita ha legato ulteriormente la squadra alla tifoseria, avevamo saputo far quadrato in una situazione veramente complicata.
Motivo per cui ho accettato? L’accordo è stato trovato in pochissimo tempo, anche perché fin da quando venivo a seguire la Pro Vercelli in campionato ho avuto sensazioni positive. E adesso che sono all’interno della società, le mie convinzioni si sono rafforzate. Questa è una società molto unita, dal Presidente ai magazzinieri: tutti hanno le idee molto chiare.
Miei ex giocatori? È un tema di cui abbiamo già parlato. La Pro Vercelli ha bisogno di giocatori funzionali al progetto, non possiamo costruire la squadra in base al livello affettivo. Se ci saranno miei ex che possono essere utili, ben vengano. Altrimenti ci orienteremo verso altri profili.
Modello? Non ho un personaggio cui mi ispiro in particolare: il mio mestiere nasce 10 anni fa quando ho smesso di giocare. Ho iniziato nei dilettanti, senza chiedere aiuto a nessuno. Negli anni mi sono creato la mia identità e filosofia, prendendo spunto dagli allenatori che ho avuto. Ma sono sempre andato avanti con le mie idee.
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