Pro Vercelli-Vicenza, le interviste post-partita
PRO VERCELLI VICENZA INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Vicenza: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-VICENZA, LE INTERVISTE POST-PARTITA
MARCO BANCHINI
Buonasera a tutti. Sono convinto che la squadra nel secondo tempo abbia giocato e si sia liberata un pochino di quello che era un timore reverenziale nell’affrontare una squadra forte come il Vicenza. Nel primo tempo la squadra non mi ha soddisfatto: sul gol abbiamo commesso un errore in una scalata di non possesso, abbiamo lasciato Carraro condurre in verticale e con tre passaggi hanno trovato il gol. Hanno fatto gol con quello che piace veder fare alla mia squadra. Nel secondo tempo siamo cresciuti e mi dispiace, perché la squadra ha cercato in tutti i modi di pareggiare. Chi è entrato a gara in corso ha dato una mano, alzando il livello della squadra. A livello emotivo e caratteriale, che è quello che mi interessa, la squadra ha dimostrato di credere in quello che facciamo. Oggi Rutigliano è entrato molto bene. Già nell’intervallo avevamo lavorato per avere tre giocatori offensivi, inserendo subito Coppola. Poi ho pensato di dare profondità alla zona esterna. Sappiamo che quando Rutigliano ha la palla tra i piedi, si accende, ha grande tecnica e forza: riesce a creare superiorità numerica e andare al tiro. La partita è stata fatta veramente bene. Poi bisogna essere onesti e obiettivi e dobbiamo ricordare la grande parata di Franchi nel primo tempo. Mi dà fastidio aver preso questo gol per come è nato, sapevamo che il loro doppio play poteva metterci in difficoltà in due modi: o abbassando un giocatore sulla linea dei tre o allargandolo fuori. Noi con Schenetti vertice basso non riuscivamo a coprire tutte le situazioni e dovevamo fare una scalata. Sul gol non c’era niente da fare per Franchi e per il marcatore di Rauti. Il Vicenza non ci ha messi lì e nel secondo tempo siamo riusciti a guadagnare terreno. Mi dispiace aver perso in casa, i tifosi ci hanno sostenuto. Direzione arbitrale? Io non parlo di arbitri e continuerò a non farlo. Però alla squadra dico questo: l’arbitro è come un professore a scuola, puoi anche non studiare ma se gli stai simpatico ti dà 6 lo stesso. Qualcuno lo capisce, altri no: abbiamo continuato con lo stesso atteggiamento e l’arbitro ha fatto le sue scelte. Ma ripeto, sono cose che non mi interessano. Comi è sicuramente il giocatore più forte di tutta la Serie C in area, il più forte che ho allenato. Ho avuto anche il “Loco” Ferrari che non scherza. Tutti gli altri si stanno applicando molto, domenica scorsa siamo andati in gol con il centrocampista: quello del gol è un problema che abbiamo e che fatichiamo a risolvere. La squadra crea molte occasioni, anche oggi contro una squadra forte come il Vicenza siamo riusciti a essere dominanti. Dobbiamo essere più pratici. Dipende tutto da quanti giocatori riesci a smarcare: se ne smarchi pochi, hai meno possibilità di andare al tiro. Però il curriculum dei giocatori non mi interessa, uno che ha fatto un gol o due può arrivare a farne cinque: è una questione di costanza, non di talento.