Esclusive Massimiliano Scaglia (Foto Ivan Benedetto)


Massimiliano Scaglia (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 28 agosto, 2016 15:15 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli, Scaglia: “Puntiamo sulla crescita dei nostri ragazzi”

PRO VERCELLI INTERVISTA SCAGLIA / VERCELLI – Per chi ieri sera allo stadio non fosse riuscito ad assicurarsi una copia cartacea di Magica PRO, oggi vi riproponiamo l’intervista esclusiva a Massimiliano Scaglia, Responsabile del Settore Giovanile della Pro Vercelli, che ci ha parlato del suo nuovo ruolo, degli imminenti inizi dei campionati giovanili e di tanto altro.

 

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A MASSIMILIANO SCAGLIA

Buongiorno Massimiliano. Innanzitutto ti chiedo come ti trovi nel nuovo ruolo di Responsabile del Settore Giovanile e, dopo tanti anni, com’è stata la prima estate senza prendere parte ad un ritiro?

Da un lato ero talmente impegnato a fare un sacco di cose che, all’inizio, non mi sono reso conto che stava passando l’inizio del ritiro ed io ero impegnato a fare tutt’altro. Poi, alla prima partita di Coppa Italia con la Reggiana sono arrivato allo stadio e lì ho avuto un attimo un blocco: probabilmente mi sono tornate alla mente tutte quelle sensazioni che avevo lasciato nell’ultima partita di campionato. Ho avuto i brividi ripensando a tutti gli anni che avevo vissuto da calciatore; però quello di Responsabile del Settore Giovanile è un lavoro che mi piace e mi impegna molto. Il campo mi manca, tuttavia sono contento di aver iniziato questo percorso, spero possa durare molti anni: qui i risultati si vedono a lungo termine, a differenza di quando ero calciatore che si vedevano nel fine settimana con la partita.

A pochi giorni dall’inizio ufficiale dei campionati giovanili, ti chiedo quali sono gli obiettivi stagionali delle varie squadre della Pro Vercelli.

Io sono qui da poco più di quattro mesi e sono passato in un mondo totalmente sconosciuto: ho conosciuto tutti i ragazzi del settore giovanile e posso dire che abbiamo un obiettivo unico e comune. Vogliamo che tutte le nostre squadre migliorino e alzino un po’ l’asticella del rendimento. Io e Davide Poletto, l’altro Responsabile, vogliamo fare in modo che qualche ragazzo possa diventare una risorsa per la prima squadra. Un po’ per risorse un po’ per evidenti differenza con altre squadre non possiamo competere per la vittoria dei campionati, ma questo ci interessa molto relativamente. Puntiamo sulla crescita e nel migliorare le qualità dei nostri ragazzi. E poi puntiamo anche a formare dei tecnici al nostro interno che siano in grado di crescere individualmente.

L’obiettivo di ogni settore giovanile è quello di formare calciatori che un domani possano entrare a far parte della prima squadra. Dall’alto della sua esperienza, cosa ti senti di consigliare alle nuove leve?

L’altro giorno parlavo con dei genitori di ragazzini che si apprestano ad iniziare il loro primo campionato competitivo. Purtroppo la mentalità di questi ragazzi è già influenzata da una marea di informazioni che arrivano da tutte le parti: credo che un ruolo fondamentale appartenga alle famiglie. In questi mesi mi sto rendendo conto di quanto la mia fortuna per compiere questo lunghissimo percorso, oltre alle mie qualità ed al mio carattere, sia stata la mia famiglia, che nella fase di crescita dove non ero né più grande né più bravo degli altri non mi ha fatto mai pesare il fatto che giocassi più o meno degli altri, che facessi parte di una squadra importante o meno. Sono cresciuto nella squadra del mio paese senza ossessioni, con la serenità di fare quello che mi piaceva fare, senza che la mia famiglia facesse pressioni a me, all’allenatore o all’ambiente. Adesso, invece, queste famiglie vivono il calcio come un’ossessione, pensano che il figlio debba risolvere i loro problemi economici, che i ragazzi siano già dei piccoli calciatori: e i ragazzi subiscono questa situazione, perdendo la serenità nel praticare questo sport.

Nelle amichevoli estive della prima squadra abbiamo visto impegnati alcuni giocatori della Primavera: quanta soddisfazione c’è nel vedere che mister Longo tiene in considerazione anche i ragazzi del settore giovanile?

Longo arriva da un percorso di questo tipo, in un club che poteva permettersi di mettergli a disposizione squadre che potessero ambire a raggiungere i massimi livelli: sa qual è il percorso di un settore giovanile e sa cosa vuol dire lavorare con i giovani. Quando i giovani hanno le qualità, credo che debbano e possano essere una risorsa per la prima squadra. Di questi ragazzi che compongono la Primavera, alcuni sono più pronti altri meno: credo che quest’anno per qualcuno, se dimostrerà di meritarselo, possa esserci la possibilità di essere ai margini della prima squadra e poi chissà. Comunque mai come in questa stagione penso ci sia l’opportunità per i giovani di essere vicini alla prima squadra.

Da pochi giorni è stato stilato il calendario del campionato Primavera, con la Pro Vercelli che esordirà a Carpi: che stagione dobbiamo aspettarci dai ragazzi di Vito Grieco?

L’idea è che qualcosa negli anni migliori, e il tempo farà da arbitro. La Primavera è una squadra per la quale abbiamo cercato di dare continuità ad un gruppo di ragazzi sotto età che dovranno maturare, affiancati da ragazzi di età piena che dovranno cercare di consacrarsi in questa categoria e di essere d’aiuto per i più giovani; e giocarsi quella carta della prima squadra di cui parlavamo in precedenza. L’obiettivo è quello di ben figurare nei limiti di un campionato che, tra trasferte lunghe e realtà più importanti, non sarà per niente semplice.

E gli Under 17 di Sergio Zanetti che impressione ti hanno fatto?

Gli Under 17 sono una squadra che è arrivata all’inizio di questa stagione con molte difficoltà, perché l’anno scorso per varie vicissitudini avevano avuto una stagione molto complicata. Tuttavia abbiamo cercato di creare un gruppo abbastanza omogeneo, con l’allenatore che, con il suo spirito e carattere tipico dei Sudamericani, potrebbe essere l’arma in più per ben figurare in un campionato che sarà composto soltanto da squadre di Serie A e Serie B.

Infine, ti chiedo un commento sulla prima squadra che si appresta ad affrontare il terzo campionato di Serie B consecutivo.

La prima squadra parte con una rosa un po’ più giovane rispetto agli anni passati, ma, come ci ha dimostrato in questi anni, sono convinto che il Direttore Varini conosca il segreto per costruire sempre delle squadre competitive tra lo scetticismo di tutti. Poi quest’anno c’è un allenatore che, pur essendo giovane, è stato capace di dare fin dall’inizio una sua impronta a questo gruppo di giovani che si sta dimostrando molto determinato e molto capace di recepire le idee dell’allenatore. Sarà un campionato difficile, però credo che alcuni elementi di questa squadra possano avere la loro definitiva consacrazione in una categoria difficile come la Serie B.

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