L'avversario catania



Pubblicato il 23 gennaio, 2015 09:10 | by Carlo Felice Balduzzi

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L’avversario, Calcio Catania: caratteristiche, pregi e difetti

CATANIA PREGI DIFETTI CARATTERISTICHE / VERCELLI – Mancano poche ore all’attesissimo anticipo della ventitreesima giornata di Serie B che, questa sera, vedrà impegnate Catania e Pro Vercelli in una sfida che promette spettacolo. I bianchi, infatti, si presenteranno al Massimino con tutte le carte in regola per provare a strappare un risultato utile contro una formazione che, fino a questo momento, ha reso molto meno di quanto ci si aspettasse. Scelte sbagliate, ambiente caldo e aspettative forse esagerate, infatti, hanno creato una situazione pesante in terra siciliana, con i rossoazzurri, retrocessi appena 8 mesi fa dalla Serie A, che si trovano ora in piena zona retrocessione e con un nuovo allenatore, Dario Marcolin, che ha il compito di risollevare le sorti di una squadra che, a detta di molti, “avrebbe dovuto vincere il campionato senza particolari difficoltà”.

Ma esaminiamo nel dettaglio caratteristiche, pregi e difetti dei prossimi avversari della Pro Vercelli.

CARATTERISTICHE

Non è semplice cogliere appieno le caratteristiche del nuovo Catania che la dirigenza siciliana sta cercando di costruire. La squadra etnea, infatti, è tuttora un cantiere aperto, con diversi giocatori in procinto di cambiare squadra e alcuni buchi ancora da coprire. Marcolin sembra intenzionato a riproporre il 4-3-3 visto a Lanciano, inserendo eventualmente alcuni nuovi arrivi.
Il miglior marcatore della squadra è Emanuele Calaiò, punta esperta e sicuramente di “categoria superiore”, che finora ha collezionato 11 reti in 20 partite, seguito dall’ex Torino e Siena Alessandro Rosina, anche lui di grande esperienza, che ne ha segnate 6 in 18 presenze. Singolare “record”, invece, per il portiere Pietro Terracciano, che domani partirà quasi sicuramente titolare visto che Frison è passato alla Sampdoria, il quale ha giocato quest’anno solamente le due partite (andata e ritorno) contro il Lanciano, subendo la bellezza di sei gol.
Sono ben 10, infine, i calciatori  rossoazzurri con passaporto argentino, parecchi per un campionato in cui, normalmente, si cerca di puntare più sul “made in Italy”.

PREGI

L’ATTACCO – Nonostante la posizione in classifica, il Catania non può essere considerato un avversario facile per diversi motivi. Uno di questi è lo straordinario potenziale offensivo della squadra siciliana: Rosina e Calaiò sono due giocatori che potrebbero giocare tranquillamente in serie A e, a questi, è stato affiancato dalla scorsa settimana Riccardo Maniero, autore di ben 12 reti nella prima metà del campionato, passata tra le fila del Pescara.

IL POTENZIALE DEI SINGOLI – Oltre agli attaccanti, diversi altri giocatori catanesi hanno a curriculum esperienze importanti e potrebbero davvero fare la differenza in Serie B. Nonostante i tre allenatori che si sono succeduti sulla panchina etnea non siano riusciti ad amalgamare il gruppo, giocatori come Spolli, Capuano, Rinaudo, Martinho e Leto, oltre ai già citati attaccanti, rappresentano un lusso per la categoria.

IL PUBBLICO  – Il Catania ha rendimenti diametralmente opposti in casa e fuori casa. Mentre in trasferta la squadra è stata in grado di raccogliere appena due punti finora, tra le mura amiche i rossoazzurri hanno perso appena due partite, riuscendo ad ottenere fin qui cinque successi e quattro pareggi, spinti dagli oltre 10000 tifosi che si recano al Massimino a supportare la propria squadra.

DIFETTI

LA DIFESA – Nonostante, come già accennato, i nomi siano da categoria superiore, il Catania vanta la seconda peggior difesa del campionato.

LO STATO DI FORMA – E’ vero, c’è stata la sosta in mezzo, ma la squadra di Marcolin non trova i tre punti dal 23 Novembre (1-0 contro il Latina). Da allora, in sette partite sono stati raccolti appena due punti, una media da retrocessione. In particolare, l’ultima sconfitta maturata in casa del Lanciano ha evidenziato come i nuovi acquisti non siano stati sufficienti, almeno per ora, ad invertire la rotta e come il morale dei siciliani sia sotto zero.

LA DISCONTINUITA’ – I continui cambiamenti in panchina non hanno portato i risultati sperati. Pellegrino e Sannino, due allenatori con una certa esperienza, non hanno saputo dare un’identità a questa squadra e i continui cambi di modulo hanno peggiorato ulteriormente la situazione. Il rendimento continuamento altalenante, in un campionato equilibrato come quello di quest’anno, non sta premiando i rossoazzurri che, adesso, devono cercare di ricominciare da capo per tentare la scalata alla classifica.

 

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