News Francesco Modesto (Foto Ivan Benedetto)


Francesco Modesto (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 10 novembre, 2020 14:47 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli, Modesto in conferenza: “Pronti per ripartire”

PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MODESTO / VERCELLI – Al termine della rifinitura, mister Francesco Modesto è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro la Pistoiese.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER MODESTO ALLA VIGILIA DELLA PISTOIESE

Mister, domani si torna finalmente in campo dopo due rinvii consecutivi per nebbia: come arriva la squadra alla sfida con la Pistoiese? La situazione è la stessa che avevamo descritto dopo la sfida con la Giana Erminio: è un grande punto interrogativo, perché sono passati tanti giorni dall’ultima partita ufficiale contro l’Olbia. I ragazzi hanno lavorato bene, hanno la testa giusta e la voglia di intraprendere nuovamente il percorso che abbiamo interrotto. Ovviamente sempre rispettando l’avversario che andiamo ad incontrare. La Pistoiese è una squadra forte, ben allenata da un tecnico che conosco molto bene: l’ho avuto anche io da calciatore, so come lavora. Hanno grande solidità, non è semplice fare gol alla Pistoiese; in attacco hanno individualità importanti, dobbiamo stare attenti e affrontare la partita nel migliore dei modi.

Indisponibili per domani? Sempre Emmanuello, che da giovedì tornerà in gruppo, Auriletto, che ha avuto una microfrattura al mignolo del piede e ha ancora fastidio, e Bruzzaniti, per un problema al ginocchio. Gli altri sono tutti a disposizione. Oggi abbiamo reintegrato nel gruppo, e sono molto felice di questo, Alessio Benedetti: il giocatore si è emozionato e questo mi ha fatto molto piacere, alleno un gruppo di ragazzi molto sano.

Quanto è importante tornare a giocare dopo due rinvii? Tanto, perché è quello che vogliamo tutti: noi, i tifosi e tutti gli addetti ai lavori. Ci siamo comunque allenati bene, ma la partita ci manca molto. Ma purtroppo, per motivi di causa maggiore come la nebbia, non siamo potuti scendere in campo. Non vediamo l’ora di riprendere: ho visto i ragazzi molto motivati, consapevoli della partita che andremo ad affrontare. Spero che domani l’atteggiamento sia quello giusto.

Giocare alle 15? Penso sia una scelta logica: in questa zona sappiamo benissimo che la nebbia alla sera diventa molto fitta, quindi l’orario è perfetto. La Lega poi delle volte fa orari particolari, ma speriamo che da ora in poi non si verifichino più casi come nelle ultime due gare. Ora avremo tante partite ravvicinate, con sei gare in venticinque giorni: avremo bisogno di tutti, ne ho già parlato con i ragazzi. Dobbiamo fare tutti vita sana, riposarci bene e controllarci nell’alimentazione per recuperare in fretta da una partita all’altra. Ma non ci saranno problemi, ho un gruppo molto inquadrato.

Pressione? La pressione è giusto che ci sia, anche perché ti dà quella consapevolezza di essere più determinato nella ricerca del risultato. I ragazzi sono molto concentrati. Noi dobbiamo pensare partita dopo partita, poi il risultato finale si vedrà alla fine. Ora testa alla Pistoiese, poi avremo tempo per pensare alle altre. Sappiamo che ora ci aspettano, le altre squadre ci guardano come noi guardiamo le altre.

Assenza di Emmanuello? Simone è un giocatore determinante, ha caratteristiche uniche in questa squadra. Ma chi è stato chiamato a sostituirlo ha sempre fatto bene, quindi anche domani chi scenderà in campo lo farà nel migliore dei modi, anche se con caratteristiche differenti.

Come si gestisce la preparazione quando, per il Covid o per la nebbia, si rischia di avere uno slittamento di orario? Situazioni del genere, da calciatore, non mi erano mai capitate. Ho notato, però, che dopo il primo sopralluogo in campo con l’arbitro i giocatori iniziano a perdere un po’ di concentrazione. Poi non è facile tornare in campo con la testa giusta, è un grande punto interrogativo: ci sono giocatori che possono perdere l’adrenalina e la cognizione della gara, non è facile riattaccare la spina. Però è una situazione che può verificarsi, anche per il Covid: quindi dobbiamo essere pronti anche in queste situazioni. Bisogna lavorare molto sulla testa, anche perché ci sono molte gare da recuperare.

Ci sono allenatori che hanno sempre lo stesso credo e modulo calcistico. Al tuo modulo ci siamo abituati: quando è nata la tua simpatia per il 3-4-3? Diciamo che è nata da calciatore, perché ho quasi sempre giocato con la difesa a tre. Inconsciamente non mi rendevo conto, ma assimilavo situazioni di gioco che ho riscoperto quando ho appeso gli scarpini al chiodo. La mia intenzione non era quella di fare l’allenatore, l’ho scoperto per caso. Il Presidente del Rende mi diede dei ragazzini da allenare e da lì ho intrapreso il percorso con il modulo che conoscevo molto bene. I ragazzi mi hanno dato subito disponibilità ed è nato il mio credo calcistico. Sempre studiando i grandi allenatori: mi piace studiare i particolari di tecnici come Gasperini, Juric, Mazzarri.

Ha visto Novara-Juventus U23? Il Novara può essere un avversario pericoloso? L’ho sempre pensato, perché è una squadra con valori importanti: e prima o poi vengono fuori. Ma ci sono anche altre squadra attrezzate. Molti sottovalutano il girone A, ma non è così: il livello è molto alto. Baldini alla Carrarese sta facendo bene da anni, ha costruito il suo giocattolo negli anni e continuerà a fare bene.

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