Francesco Modesto (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 11 dicembre, 2020 13:35 |
by Alessandro Borasio
Pro Vercelli, Modesto in conferenza: “I ragazzi mi danno parecchie soddisfazioni”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MODESTO / VERCELLI – Al termine della rifinitura, mister Francesco Modesto è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro l’Albinoleffe.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER MODESTO ALLA VIGILIA DELL’ALBINOLEFFE
La squadra ha lavorato bene, abbiamo avuto la possibilità di lavorare e recuperare qualche giocatore. Sappiamo che partita affrontare. Loro sono preparati ed il loro allenatore li ha da più anni. È una partita molto impegnativa perché dovremo essere bravi a capire bene i momenti della gara. Sono molto bravi sia con il palleggio sia in ripartenza: hanno giocatori che hanno gamba e sanno attaccare bene gli spazi. Sfruttano bene i calci piazzati, danno fastidio davvero a tanti. Lo ripeto, dobbiamo stare attenti e capire che tipo di gara sarà. Recupero Zerbin, Emmanuello e Nielsen. La sosta ci ha fatto rifiatare, anche se avrei preferito giocare: staccare troppo è un rischio. I ragazzi hanno lavorato bene e abbiamo recuperato molti giocatori, seppur non ancora al 100%. Ripeto è una partita dove noi si deve fare una grande gara ed essere soprattuto precisi. È davvero difficile e ci si avvicina allo sprint della festività, dobbiamo fare le cose fatte bene.
Noi pensiamo alla prestazione, il risultato lo si vede alla fine. Ai ragazzi non posso dire nulla, hanno sempre fatto grandi prestazioni: a prescindere dal risultato positivo o negativo. È normale che si debba migliorare dove possibile. Abbiamo molti giovani e devono cresce: dobbiamo avere il nostro percorso, partita per partita ed ottenere il massimo. La prestazione però è quello che determina poi tutto. La differenza ora è guardare noi stessi e non quello che fanno le altre squadre. È la prima cosa da capire, dobbiamo giocare come la Pro deve fare e vedere cosa capita. Gli altri non sono importanti, io voglio vedere la Pro che va a fare la gara. Non dobbiamo fasciarci la testa e guardare solo noi stessi. La continuità del lavoro è un vantaggio: quando si conoscono i pregi ed i difetti dei giocatori – anche a livello mentale – è fondamentale. Capire i calciatori a livello psicologico è fondamentale. Ogni cosa legata alla conoscenza è un vantaggio.
Non sono mai posto limiti, ti portano a non dare più di quello che hai. Questi giocatori hanno caratteristiche che permettono di fare bene, quindi non so dove possiamo arrivare: siamo nuovi e giovani, ma siamo una squadra bella da vedere. Voi (giornalisti e tifosi) avete la fortuna di vederli durante la partita e qualche allenamento, io li vedo tutta la settimana. Sin dall’inizio mi hanno dato sensazioni positive: dal modo di lavorare all’accettazione verso il mio modo. Ho visto ragazzi convinti. Se si ragiona con la mano tirata non si va da nessuna parte, noi si deve spingere il più possibile. Conosciamo i nostri limiti ovvero qualche errore evitabile e dobbiamo migliorare. L’episodio cambia visione di tutto, la sconfitta con l’Alessandria fa capire che forse non ha giocato bene ma non sono d’accordo: avevamo fatto bene, se avessimo trovato il gol del pareggio sarebbe stata un’altra tipologia di gara. Il calcio è bello per questo, ma non dobbiamo soffermarci sui risultati: il lavoro, l’impegno dei ragazzi ed il tipo di gioco che vogliono fare sono l’importante. Vedo Erradi (2001) che è un giocatore che sta crescendo molto bene, altri arriveranno. Ho tanti giovani che migliorano giorno dopo giorno. Ho la fortuna di poterli allenare insieme a quelli più adulti, mi danno sempre molte soddisfazioni e danno sensazioni positive. Ripeto, quando li vedo arrivare due ore prima dell’allenamento capisco che stanno bene: ma non per i risultati, ma per il gruppo che si è creato.