News Francesco Modesto (Foto Ivan Benedetto)


Francesco Modesto (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 2 febbraio, 2021 14:28 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli, Modesto in conferenza: “Partita bella da vedere e da giocare”

PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MODESTO / VERCELLI – Al termine della rifinitura, mister Francesco Modesto è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro il Renate.

 

PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER MODESTO ALLA VIGILIA DEL RENATE

Come ha lavorato la squadra dopo il pareggio con la Pro Patria? La squadra è consapevole della partita fatta, sapevamo le difficoltà che avremmo incontrato. Ripeto, quando una squadra subisce così pochi gol come la Pro Patria, vuol dire che si sanno difendere molto bene. Da quella partita prendiamo le cose fatte bene e cercheremo di migliorare quelle fatte meno bene, l’obiettivo è sempre migliorare. Ma la partita con la Pro Patria va subito rimossa e dobbiamo pensare alla partita di domani, che è molto delicata e determinante.

Domani arriva il Renate, che all’andata vinse nei minuti finali: che partita si aspetta? Sicuramente sarà una gara totalmente diversa rispetto all’andata: loro partivano da una programmazione di anni ed erano reduci da un grandissimo campionato. Quest’anno si stanno ripetendo. Noi eravamo all’inizio del nostro percorso, ma la partita dell’andata era stata discreta: avevamo perso nei minuti finali. Poi siamo stati bravi a reagire. Sette giocatori in campo all’andata, oggi non ci sono più: la rosa ha avuto un cambiamento importante, con la società che ha messo i tasselli giusti. Siamo ambiziosi, vogliamo fare qualcosa di bello. Quella di domani sarà una partita bella da vedere e da giocare: non c’è bisogno di caricarla, quando affronti la capolista gli stimoli sono sempre alti.

Chi ha più da perdere domani? Io non guardo la classifica, io pendo alla partita che andremo ad affrontare. Hanno giocatori di spessore, è una partita bella perché ci saranno tanti duelli. L’attenzione e la cattiveria dovranno essere massime, il particolare farà la differenza. Non è un crocevia per noi, non esiste dire queste cose. C’è ancora un girone da giocare: e il ritorno, è sempre un altro campionato. Tutte le squadre si sono rafforzate, tutti hanno bisogno di punti per i propri obiettivi. Ora i punti pesano molto di più. A oggi è una partita da giocare e in cui fare bene, come abbiamo sempre fatto.

Perché la Pro Vercelli fa fatica quando rimane in superiorità numerica? Nel calcio, a volte, ci sono squadre che hanno dei vantaggi in inferiorità numerica. La Pro Patria, rimanendo in 10, ha dato ancor di più, facendo una partita straordinaria. A fine gara hanno esultato come se avessero vinto: questo è bello, perché dimostra che ci rispettavano. Potevamo fare di più sicuramente, ma non era facile. Con Pergolettese e Novara abbiamo vinto in superiorità numerica, mentre abbiamo pareggiato con Olbia e Pro Patria, pur creando diverse occasioni.

C’è qualcosa che invidi al Renate? No, mi tengo stretto i miei giocatori: quello che abbiamo costruito è merito dei ragazzi, ovviamente anche di chi è andato via. Neanche dal punto di vista dell’atteggiamento invidio qualcosa al Renate: loro sono frutto di una lunga programmazione, noi siamo all’inizio del nostro percorso. La Società sta lavorando bene fin dall’inizio.

Domani ci sarà Costantino? Costantino è un giocatore importante, l’avevamo già cercato in estate poi non c’era stata la possibilità di vederlo arrivare; è un ragazzo che ho cercato anche da altre parti, l’ho sempre apprezzato: è un attaccante con caratteristiche totalmente diverse da Comi, è esplosivo, attacca bene gli spazi e ha il sangue che gli ribolle. Può darci tanto in questo gruppo. Ha grande esperienza, ha giocato due finali playoff di Serie C con squadre importanti. Fa la differenza in questa categoria.

Domani può essere importante per capire a che punto è la Pro Vercelli? Noi giochiamo sempre per vincere, poi dopo ci sono gli avversari davanti. Rispetto tutti, ma vogliamo giocarcela su ogni campo e contro ogni avversario. Poi le partite vanno giocate: le parole se le porta via il vento.

Renate e Juventus U23 sono ancora le squadre più forti come avevi detto a inizio stagione? Hanno cambiato poco; il Renate ha preso Nocciolini e ha tenuto tutti. La Juventus ha talento da vendere. I conti si fanno alla fine. Il Renate era forte prima e lo è adesso: ora hanno anche più consapevolezza.

I giovani possono essere trainanti? Si, se vivi nell’entusiasmo. Noi abbiamo la fortuna di avere “giovani vecchi”: Zerbin gioca in Serie C da tre anni e ha 100 partite, Saro gioca da un anno e mezzo. Auriletto è un ’98 ma ha tante presenze. Della Morte ha giocato meno, ma è un giocatore che è cresciuto tantissimo; e poi tutti gli altri. E abbiamo giocatori di esperienza: Masi, Comi, Gatto, Costantino. Anche Rizzo, quando rientrerà in gruppo, ci porterà personalità nelle partite calde. Questa squadra ha sempre dimostrato personalità, in casa e fuori.

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