Franco e Mattia Lerda (Foto F.C. Pro Vercelli 1892)
Pubblicato il 9 dicembre, 2021 18:17 |
by Alessandro Borasio
Pro Vercelli, la presentazione ufficiale di Mister Franco Lerda
PRO VERCELLI CONFERENZA PRESENTAZIONE FRANCO LERDA / VERCELLI – Giornata di presentazioni in casa Pro Vercelli. Da pochi minuti, infatti, si è conclusa la conferenza stampa di presentazione di Mister Franco Lerda. Ecco, dunque, le sue prime dichiarazioni.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI MISTER FRANCO LERDA
FRANCO SMERIERI
Vogli dare il benvenuto al Mister, c’è coesione tra società e mister nonostante i momento difficile. Paolo Pinciroli ormai è un ultras, è un tifoso vero. Voglio solo ribadire che il rapporto con Scienza è stato positivo, lo possiamo solo ringraziare. È stato una persona positiva, bisogna dare il giusto merito. Non c’è stata cattiveria, l’esonero è venuto con il magone.
PAOLO PINCIROLI
Il momento non è facile, è inutile dilungarsi. Dovevamo dare una svolta ed una scossa: abbiamo contattato Mister Lerda ed abbiamo ritenuto fosse la persona giusta per farci uscire da questo momento difficile. Meglio lasciar la parola a lui.
ALEX CASELLA
Solo due parole doverose: porgo le scuse ai tifosi, tutti siamo consci della responsabilità verso questa piazza. È una maglia storica, non ci dobbiamo abbattere: la società ha fatto uno sforzo per trovare un allenatore come Lerda. Dobbiamo aver la forza di uscire da questa situazione difficile: siamo amareggiati dal trend negativo in casa. Questo è uno stadio che deve dire tanto per noi, dev’essere la forza di questa squadra. Faremo di tutto per invertire la marcia e far tornare tutti orgogliosi. Mister Scienza? Quando c’è un cambio è giusto che ci sia una responsabilità. Ringrazierò sempre il Mister, ha grandi qualità ed è un ottimo allenatore: purtroppo non sempre va bene, bisogna leggere le situazioni a 360 gradi. Bisognava dare la scossa: nel calcio, però, paga sempre e solo uno, Scienza ha fatto un ottimo lavoro per attenzione e passione, ha avuto davvero molte assenze ed è stato determinante. Non siamo ciechi o miopi, se abbiamo dato fiducia a Scienza è per dei motivi. Bisogna valutare la prestazione e non i risultati: poi però contatto i risultati e abbiamo puntato su un nuovo Mister che potrà dare un grosso aiuto. Un’ultima cosa per i tifosi: abbiate pazienza; capiamo il nervosismo, ma i ragazzi hanno bisogno di sostegno. Serve entusiasmo, se si vuole bene alla Pro bisogna essere uniti. Il Mister lavora da martedì, e ora serve sostegno. Non serve fare processi sulle intenzioni, bisogna aiutare il gruppo. Serve unità, il gruppo è sempre lo stesso dall’anno scorso. Non eravamo dei fenomeni prima e nemmeno dei brocchi ora: dateci una mano con la serenità. Allo staff si è aggiunto solo il figlio del Mister.
FRANCO LERDA
Buonasera, sono felice di essere tornato ad allenare: ringrazio la società. Ho trovato un ambiente bello, dove si può lavorare bene e c’è organizzazione. Sono persone serie e trasparenti. Ho visto ragazzi giovani che hanno voglia, sono i primi consci a sapere che il calcio non è una materia esatta. Dobbiamo assorbire le critiche: il gruppo vuole venire fuori e si è messo a disposizione. La pazienza in questo sport non è una virtù che si trasmette, da domenica vogliamo fare bene ed uscirne. Non facciamo miracolai, noi abbiamo voglia. Sono contento e convinto che usciremo da questa situazione: abbiamo qualità e la sfortuna andrà via. Domenica arriveremo organizzati per fare bene.
Ho visto delle partite della Pro, ne ho parlato con la dirigenza: è stata una metamorfosi più repentina, sono partiti a palla e poi la piazza andava oltre. Ci sono tante variabili, ci sono problematiche che la società ha visto ed è intervenuta. Non c’è una sola causa, ma le abbiamo analizzate e crediamo di aver focalizzato la problematica. Abbiamo appena iniziato, ma c’è del materiale ottimo per uscirne. Sono pragmatico, prima parto dal lavoro e poi dalla testa: non sono uno psicologo, prima c’è il campo ma farò anche questo. Sto parlando con i giocatori ed ho capito il comunò denominatore.
Non abbiamo parlato di mercato, mancano tre partite e sono un’eternità: poi penseremo a quello, e sarà lunghissimo. La priorità è il Fiorenzuola, il resto non conta. Serve la rivoluzione? Premesso che non abbiamo parlato di mercato, questa squadra era rispettata: non sono diventati tutti scarsi. Bisogna rimettere in pista la macchina che si è inceppata, nulla di più.
Io non sono legato a nessun tecnico, ma ho avuto tanti bravi allenatori che mi hanno insegnato tanto: Lucescu in primis, mi ha insegnato tanto. Lo ricordo come il più bravo, tra i tanti che ho avuto. Ho imparato da tutti, non solo da uno.
Bisogna lavorare sulla testa? Ribadisco, bisogna trovare un’identità comune e poi lavorare sulla testa. Serve tempo ma è sempre poco, il tempo è la partita di domenica.
Il modulo? Il mio preferito, dicevo al direttore, è con la linea a 4 ma ho allenato con la linea a 3 o 5. Non ho una priorità, vedo chi ho a disposizione e vedo: non ho moduli prestabiliti. Questa squadra può giocare anche a 4, i ragazzi hanno dimestichezza per ogni sviluppo di gioco. Cerchiamo il vestito giù adatto: anche dal punto di vista mentale, devo mettere nelle migliori condizioni tutti i ragazzi. Dobbiamo prendere il calcio ancor più semplice.
I gol subiti li ho visti tutti, ognuno ha una sua storia: devo guardare quello fatto di buono, o meno, per trarre un giudizio. Poi devo lavorare, non tralascia nulla: voglio salutare Scienza, lo conosco bene. Posso capire quello che sta passando, ma è la nostra vita. Ora l’esonero è più comune, la società ha avuto pazienza con lui e questo va dato merito alla società.