Mister Andrea Dossena (Foto Marco Lussoso)
Pubblicato il 9 settembre, 2023 13:30 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, Dossena in conferenza: “Bisogna tenere alta la tensione”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA ANDREA DOSSENA / VERCELLI – Al termine della rifinitura, Mister Andrea Dossena è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro il Renate.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER DOSSENA ALLA VIGILIA DEL RENATE
Mister, la Pro Vercelli è reduce da una bella vittoria: come si prepara una sfida ostica come quella con il Renate? Arriviamo da due mesi difficili, abbiamo completato la squadra nelle ultime settimane di calciomercato. Affrontiamo una squadra che fa la Serie C da quindici anni: una realtà piccola, ma molto consolidata che conosco bene e so perché riescono a fare quello che portano a casa ogni anno. Sanno cosa vogliono e hanno sempre la testa bassa sul lavoro, cercando di migliorarsi continuamente. Sarà una trasferta difficile, ma cercheremo di imporre il nostro gioco dall’inizio alla fine. Ho volutamente sorvolato sul 4-1 di settimana scorsa, perché se pensiamo a quello siamo su una direzione sbagliatissima. Ci deve dare un minimo di autostima, ma dobbiamo sapere che se non mettiamo in campo quella paura e quelle sensazioni, con l’attenzione di non fare una figuraccia come nel precampionato, torniamo non al punto di partenza ma facciamo un doppio passo indietro. Dobbiamo rimanere concentrati su di noi, fare quello che abbiamo provato in settimana e mantenere alta la tensione. Il ritmo partita cercheremo di tenerlo alto, ma lo faranno anche loro. Alla seconda partita non c’è ancora quella condizione per reggere i 90′, chi terrà più a lungo alta la tensione porterà a casa la partita.
Renate? Rispetto all’anno scorso, in campo domani ci saranno tre o quattro titolari. Hanno drasticamente cambiato, circa diciassette giocatori e hanno alzato il livello medio dell’età. Quando si inseriscono giocatori con qualche annetto in più, aumenta l’esperienza. Penso che la Società, fin dai primi mesi, abbia fatto capire loro cosa voglia dire essere al Renate. Abbiamo analizzato a fondo la loro prima partita: non sono quasi mai stati messi in difficoltà dal Fiorenzuola, hanno avuto in mano la situazione. Mi aspetto una squadra che cerchi di limitarci sul piano del gioco. Vediamo se giocheranno con la punta più alta o con Sorrentino. Squadra solida, che pensa a non subire e prima o poi il gol lo fa.
Novità nella Pro Vercelli? Sì, penso ci saranno delle novità. Stiamo valutando i nuovi arrivati, che non hanno lo stesso minutaggio degli altri. Sono arrivati con una preparazione deficitaria rispetto alla nostra. Dobbiamo stare attenti, perché gli infortuni sono sempre dietro l’angolo.
La gestione di Matteo Rizzo? La gestione è come quella di tutti gli altri giocatori che ho a disposizione. Rizzo è un 2004, ha una grandissima fortuna e una carriera lunga. Ha davanti a sé un foglio bianco, sta a lui decidere cosa scriverci sopra. Noi cerchiamo di mettere a sua disposizione tutto quello che possiamo. Anche i periodi difficili servono, per farti le spalle più larghe. La competizione può farlo migliorare: poi, quando sarà chiamato in causa, dovrà dimostrare di essere migliorato e capire dove e quando ha sbagliato. Noi dobbiamo essere bravi a capire quando arriverà il momento giusto.
Domani non ci saranno Sassi e Parodi? Esatto, non saranno a disposizione per la partita di domani.
Haoudi? A livello fisico, è insieme a Camigliano, è tra quelli più avanti dei nuovi. Ma i 90′ non li ha ancora fatti. Ho visto che è ben allenato, ha ritmo, è veloce di testa ed è pronto, però è impensabile vederlo in campo per 90′.
Per lei domani sarà una partita da ex: ha un sapore particolare? Sì, fa piacere ritornare dove ho vissuto dieci mesi intensi. A me piace lavorare in serenità, non avere attriti ma confronti costruttivi. Ho sempre lasciato dei buoni rapporti quando me ne sono andato, sia da calciatore sia da allenatore. A fine partita farò due battute con le persone con cui ho lavorato. Non prima, perché la tensione per la partita è alta. Conosco pregi e difetti loro? Hanno cambiato tanto, conosco quei tre o quattro giocatori, così come loro conoscono me.
C’è qualche risultato che l’ha sorpresa alla prima giornata? Non le ho viste tutte. Forse la sconfitta dell’Arzignano, perché l’anno scorso era una squadra tosta da affrontare: subire quattro gol mi è sembrato strano.
Valore della rosa? Al momento è ancora presto. Con i giocatori più esperti, il percorso è più lineare, con i giovani all’inizio la curva è più bassa ma potrebbe essere molto più alta alla fine. Ci sono molte variabili. Il Vicenza, dopo una stagione negativa, credo partirà forte.