Mister Andrea Dossena (Foto Marco Lussoso)
Pubblicato il 21 ottobre, 2023 19:40 |
by Alessandro Borasio
Pro Vercelli-Pergolettese, le interviste post-partita
PRO VERCELLI PERGOLETTESE INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Pergolettese: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-PERGOLETTESE, LE INTERVISTE POST-PARTITA
ANDREA DOSSENA
Avevo previsto che sarebbe stata una battaglia, abbiamo fatto fatica. Abbiamo macinato buon gioco nella prima parte di gara, ma siamo stati poco incisivi negli ultimi 25 metri. La Pergolettese ci aspettava ed era pericolosa in ripartenza. Nel secondo tempo ho fatto tre cambi in un solo slot, perché volevo qualcosa di diverso: siamo riusciti a metter loro un po’ più di pressione, fortunatamente siamo riusciti a trovare il gol. Penso sia la prima volta in stagione che andiamo in gol da calcio piazzato, ci stava vincerla così. La Pergolettese è una squadra che difficilmente perde la retta via e va in balia degli eventi, perché sono solidi e concedono poco. Era questa la gara da fare. Sono contento che Comi abbia ritrovato il gol, ha sempre lavorato tanto; all’inizio era in ritardo di condizione per l’infortunio della passata stagione, ha lavorato duro e pian piano sono riuscito a dargli minutaggio e oggi sono felice che si sia sbloccato. Quando sono venuto qui, ho detto che avrei voluto vincere tutte le partite: questo è il nostro obiettivo, poi se ci sarà qualcuno più bravo di noi, gli stringeremo la mano e faremo i complimenti. In ritiro i carichi di lavoro erano pesanti, per cui in estate abbiamo pagato dazio. Siamo solo all’inizio del nostro percorso, è ancora lunga: però abbiamo alcune consapevolezze. Se lavori bene e sei concentrato, puoi ottenere i risultati con chiunque. Ora dobbiamo riposare bene, perché martedì ci sarà un’altra partita difficile su un campo diverso dal nostro. Questi risultati, però, ci hanno fatto capire dove possiamo arrivare lavorando bene, rimanendo concentrati e venendo con entusiasmo al campo. I tifosi ci possono dare una grande mano, noi dobbiamo continuare a pedalare. Nella prima parte di gara serviva grande intensità, con il pressing siamo riusciti a recuperare palla negli ultimi 30 metri: per questo ho scelto Nepi; poi, sapevo che Comi mi sarebbe stato utile nel corso della gara, nel momento in cui sarebbero arrivati cross in più. Anche Petrella non aveva i 90′ nelle gambe e ho preferito far partire Condello dall’inizio. Sfortunatamente Petrella si è stirato. Per la prossima partita non credo di recuperare nessuno dei lungodegenti, ovvero Haoudi e Louati, ai quali si aggiunge Petrella. Rientra Santoro dalla squalifica, mentre Maggio ha ancora una giornata da scontare. Rutigliano è un elemento del vivaio molto valido, ha tranquillità e non ha paura di giocare: è un 2005, deve fare il suo percorso. Emmanuello è un giocatore che si impegna sempre molto, era giusto dargli l’occasione di mettere minuti nelle gambe e farlo partire titolare. Rutigliano sta crescendo bene. Problemi di abbondanza con il rientro di Comi? Fortunatamente ho questo tipo di problema, ora starà a me capire l’avversario e vedere i ragazzi in settimana. Ci sarà sempre una possibile staffetta tra Nepi e Comi. Nepi, oltre ai gol, fa un lavoro importantissimo, è il nostro primo difensore. Comi è un giocatore diverso, non posso chiedergli di fare le stesse cose di Nepi, così come a Nepi non posso chiedere di fare le cose di Comi. Sono giocatori diversi. Il mio obiettivo ora è vincere martedì a Mantova: i miei ragazzi sanno di dover provare a vincerle tutte. Nel momento in cui ti rilassi e pensi a quanto puoi essere bello, è il momento in cui inizia la discesa. Mustacchio stava per fare un altro eurogol, è determinante in campo e in settimana in allenamento per come spinge e per come sprona gli altri.
GIANMARIO COMI
Sono contento, perché è un gol che desideravo tanto. Appena entrato ho colpito il palo interno, quindi emotivamente potevo calare, ma sono andato avanti ancora più forte ed è arrivato il gol da tre punti: è un gol che è valso tanto per la squadra e per me personalmente. Esultanza? Non credo di dover dimostrare l’attaccamento, sono qui da sette anni e ogni giorno cerco di dare l’esempio di cosa voglia dire indossare la bianca casacca, che per me è una seconda casa. Ogni giorno cerco di dare il massimo per la squadra e per me. Il senso di appartenenza, soprattutto al giorno d’oggi, penso valga il doppio, è un valore che sta venendo a mancare. Dopo il gol hai una carica adrenalinica sopra la media, ma cerco di dimostrare ai ragazzi questi valori ogni giorno. Vorrei ringraziare i tifosi, perché quando mi sono fatto male mi hanno dedicato uno striscione e mi sono sempre stati vicini, Ci tenevo anche a dedicare questo gol a Stefano Antona e a Mario, persone che hanno lavorato a lungo dietro le quinte per questa maglia. Purtroppo hanno avuto due lutti recentemente e hanno sofferto tantissimo: sono persone che hanno fatto molto per noi, questo gol è per loro. Stiamo lavorando duramente, il Mister ci fa capire l’importanza del lavoro quotidiano: i nostri sacrifici stanno venendo alla luce, ma non abbiamo ancora fatto niente. Dobbiamo pensare a lavorare e alla prossima partita con il Mantova, non bisogna mollare la presa. Io sono a disposizione a pieno regime, dal primo giorno di ritiro mi sono allenato. Per entrare in forma bisogna giocare e allenarsi al 100%, cerco di dare sempre il massimo e di aiutare i miei compagni. Il Mister chiede grande impegno in fase di possesso e non possesso, questo è il calcio di oggi: bisogna mettersi a disposizione. La settimana di lavoro è stata importante, oggi abbiamo raccolto i frutti contro una squadra ben organizzata. Abbiamo dimostrato, nonostante la giovane età, una maturità importante. Ma ora dobbiamo archiviare la vittoria e pensare al Mantova. Io sto bene, penso a giocare e a mettere in difficoltà il Mister nelle scelte. Il gruppo è solido e coeso, sono felice per la vittoria. Dobbiamo continuare così. Testa bassa e pedalare.