Paolo Cannavaro (Foto Marco Lussoso)
Pubblicato il 27 settembre, 2024 16:04 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, la conferenza di Musumeci e Cannavaro prima del Lecco
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA PAOLO CANNAVARO / VERCELLI – Al termine della rifinitura, Mister Paolo Cannavaro e Francesco Musumeci sono saliti in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico e del D.S. della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro il Lecco.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER CANNAVARO E DEL DS FRANCESCO MUSUMECI ALLA VIGILIA DEL LECCO
FRANCESCO MUSUMECI
Intanto benvenuti a tutti. Il mio intervento di oggi è per iniziare e finire qui il discorso relativo al derby con il Novara. Onestamente siamo dispiaciuti, perché ci aspettavamo un’altra prestazione e un altro risultato: è giusto, in questo momento, chiedere scusa a tutti i nostri tifosi e a tutte le persone che ci hanno seguito con tanto calore e tanta passione a Novara. Però volevo precisare che non c’è stato e non c’è alcun silenzio stampa, ma solo del gran dispiacere: i primi a rimanerci male, per come avevamo preparato la partita, siamo noi. Come abbiamo perso non ci piace, per questo sono qui a chiedere scusa a tutti. Ora pensiamo alla partita con il Lecco. La Società non ha mai vietato a nessun giornalista di fare domande, rispondiamo a tutto: è giusto essere critici, ma non disfattisti.
PAOLO CANNAVARO
Dobbiamo liberarci da questa serie di sconfitte delle ultime partite: troppe per i miei gusti e per i gusti di tutti. Il risultato spesso pesa, poi se ci aggiungi che con il Padova potevi tirare fuori qualcosa, nel derby potevi provare a tirare fuori un pareggio, ti pesa ancora di più. Il vero segreto sarà quello di liberarsi la mente e ritrovare quel pizzico di sfrontatezza vista nelle partite iniziali, fino alla sconfitta con la Giana Erminio. Questo deve essere il punto di ripartenza. Affrontiamo una squadra come il Lecco, conosciamo benissimo qual è la loro forza e conosciamo le caratteristiche tecniche e fisiche di una squadra tosta che è retrocessa dalla Serie B. Ma fa parte del nostro girone e va affrontata: non esiste la possibilità di evitare certe sfide. Ho visto la loro ultima partita, hanno fatto una rimonta importante, a dimostrazione che sono una squadra che sa cosa vuole. Il Lecco schiaccia l’avversario per 90′, pur essendo sotto nel punteggio. Hanno giocatori forti e molto in salute. L’assenza di Bunino è pesante per le caratteristiche del giocatore: subentra però Schenetti, che è un giocatore importante, che però si allenava da solo prima di arrivare qua. Probabilmente gli sto chiedendo anche più del dovuto in questo momento. Per questo siamo passati al 3-5-2, con il Padova ha funzionato, con il Novara meno. Per la mia idea, la ricerca della profondità dà qualcosa in più. In quel momento, però, la scelta del 3-5-2 penso fosse la più adatta. Poi, tra qualche partite, potrei passare a quattro dietro. Fino alla sfida con la Giana Erminio la squadra lottava, poi c’è stato un momento di smarrimento, abbinato alla batosta con il Caldiero Terme. Abbiamo provato a reagire, ma ci siamo dati una batosta da soli. Quando capiremo che siamo una squadra che può aggredire in avanti, vedremo la Pro Vercelli delle prime giornate. Sto cercando di portare equilibrio, deve essere costante per 90′. Se affronto il Lecco, so quali sono i loro punti di forza e quelli deboli, così come il Novara: noi dobbiamo trovare la nostra identità. Io non mi sottraggo a fine partita a parlare, non vogliamo nascondere nulla. Le persone a volte si dimenticano che l’allenatore sta 12 ore al giorno con la squadra: se metto Carosso in fascia, non è perché mi sta simpatico o è un bel ragazzo. Lo metto lì perché è quello che mi dà di più in quella posizione. Iezzi può giocare in più ruoli, ce ne fossero di Iezzi. Purtroppo il risultato offusca tante cose. La delusione da giocatore è una cosa, da allenatore è ancora peggio. Non eravamo fenomeni prima, non siamo scarsi ora: serve equilibrio, la situazione non è bellissima ma non facciamo drammi.