Mister Paolo Cannavaro (Foto Marco Lussoso)
Pubblicato il 29 settembre, 2024 00:22 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli-Lecco, le interviste post-partita
PRO VERCELLI LECCO INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Lecco: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-LECCO, LE INTERVISTE POST-PARTITA
PAOLO CANNAVARO
Siamo tornati alla vittoria nel modo più folle possibile: la gara è stata bella, divertente, intensa. Sono ovviamente soddisfatto del risultato e per come è andata la partita soprattutto. Anche quando eravamo sotto di due gol, non avevamo concesso quasi nulla al Lecco: anzi, avevamo il dominio della palla. Sapevamo di affrontare una squadra forte, che più le avessimo lasciato palla peggio sarebbe stato; abbiamo forzato di più il possesso palla, per avere maggior tranquillità rispetto alle altre partite. Rispetto ad altre volte, dove eravamo più frettolosi, i difensori hanno avuto più pazienza. Il tipo di partita è venuto come l’avevamo preparato: i due gol, probabilmente, ci hanno svegliato perché sembrava che ci stessimo specchiando nelle giocate che ci stavano riuscendo. Nel calcio devi essere più cinico possibile, come lo sono stati loro sui gol: poi, però, posso solo dire bravi ai miei ragazzi, che sono stati esemplari nel rimontare la partita e soprattutto sono stati equilibrati. Nell’intervallo ho detto che avremmo dovuto provare a vincere la partita, ma con equilibrio: credo sia la qualità più importante da avere nel calcio. Sotto 2-0 dopo quattro sconfitte? Un po’ come il bambino quando cade: un po’ si sbuccia il ginocchio, un po’ batte la testa, poi impara a non cadere più o, se cade, non si accorge più del dolore. Anche noi stiamo imparando. Nel calcio non è detto che devi sempre andare in vantaggio, puoi anche andare in svantaggio. Come non è detto che reagire è impossibile. In altre partite si è visto qualcosa che non eravamo noi. Vi posso assicurare che, dal 15 luglio, non c’è stato un giorno che questi ragazzi non abbiano avuto intensità in allenamento. Il Lecco è una squadra molto forte, ma oggi abbiamo visto la partita che tutti gli allenatori vorrebbero vedere. Ci siamo un po’ pianti addosso per quanto successo in alcune partite. I ragazzi hanno tenuto molto bene fisicamente, vi posso garantire che i dati che ha questa squadra fanno pensare che possiamo fare un determinato tipo di gioco. Nei momenti che sono passati, ma che non sono di certo finiti, ho un gruppo di giovani e di over – anche se pochi – che si sono presi la squadra sulle spalle. Oggi ho fatto pochi cambi, ma tutti erano contenti: anche chi non è entrato. Ho un gruppo, soprattutto chi non gioca, che ha voglia di allenarsi e mettersi in evidenza. Oggi Vigiani ha fatto una grande prestazione, così come Bunino che rientrava.
GIANMARIO COMI
Sono felicissimo, perché è stata una vittoria d’orgoglio dopo quattro sconfitte consecutive e soprattutto dopo una sconfitta nel derby molto amara, che non ci è andata giù. Quella di stasera è una bella vittoria che meritiamo tutti, a partire dai miei compagni, al Mister, al Direttore Musumeci che ci ha sempre sostenuti. Oggi abbiamo fatto di tutti per vincere, nonostante i due gol di svantaggio: non ci siamo persi d’animo e l’abbiamo ribaltata. Ora testa alla prossima partita, da martedì sotto con gli allenamenti perché c’è subito la trasferta di Trieste. Dopo i due gol non avevamo nulla da perdere: c’è stato tanto orgoglio e, a livello tattico, siamo tornati a essere quelli che eravamo nelle prime due giornate. Ci siamo meno snaturati e abbiamo trovato le giocate, eravamo ben amalgamati. Quei due gol non ci volevano, ma siamo stati bravi. Siamo una squadra con tanti giovani, di cui tanti cresciuti nel settore giovanile. Questo deve inorgoglire noi e i tifosi, c’è grande senso di appartenenza che nel calcio fa la differenza. Abbiamo corso come dei dannati, bisogna dare merito allo staff per la preparazione. Stiamo bene, dobbiamo dimenticare in fretta tutto. Teniamoci stretti questa vittoria, ma testa a Trieste perché la Serie C è un campionato difficile. Abbiamo imparato la lezione con il Caldiero, oggi non ci siamo disuniti dopo il 2-0. L’equilibrio è fondamentale, sia nelle vittorie sia nelle sconfitte.