Editoriale Serie B


(Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 30 ottobre, 2015 20:00 | by Hervé Sacchi

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Polvere di… Calcio: l’editoriale di Enrico Demaria

POLVERE DI CALCIO EDITORIALE ENRICO DEMARIA ASCOLI PRO VERCELLI / VERCELLI – Se pur abbstanza comprensibile, è altrettanto sconcertante la reazione di buona parte dei tifosi al ko interno di martedì sera contro il Bari: passi per la delusione (che ci sta, con la squadra desolatamente penultima), ma tanti commenti acidi dei tifosi contro i bianchi appaiono francamente esagerati. Noi, per un tempo, abbiamo visto la miglior Pro Vercelli dell’anno mettere sotto, sul piano del gioco e delle occasioni una delle formazioni più titolate al viaggio sul Frecciarossa diretto verso la serie A. Basta dare un’occhiata ai due “undici” del primo tempo e, soprattutto, della ripresa, per rendersi conto del livello della squadra contro cui hanno dovuto battagliare i giocatori di Foscarini che, non dimentichiamolo, sono stati ancora una volta costretti a fare a meno dei quattro piedi buoni del centrocampo: Rossi e Castiglia.

A tutti coloro che, adesso, si sbilanciano in contumelie contro Scaglia & C. noi vorremmo ricordare semplicemente i nomi di chi l’allenatore ospite Nicola si è permesso di tenere in panchina nel primo tempo: Porcari, Rosina e Puscas (poi entrati nella ripresa), Del Grosso, Romizi, Contini, Gentsoglou e Valiani.Giocatori di rango, tanti dei quali avvezzi alla A, se non protagonisti.

Trascinata da un riscoperto e ritrovato Emmanuello, la Pro non solo ha tenuto testa, ma ha dominato per buona parte del primo tempo, una formazione che poteva contare su gente del livello del fortissimo difensore Donkor, di Defendi, Donati (ex Atalanta, Milan e Celtic Glasgow), Di Noia, Sansone, Maniero. E solo una svista di Di Roberto, che non ha visto il liberissimo Gatto sulla destra (e quanto si è infuriato Foscarini!), in un contropiede orchestrato benissimo, nonché una buona dose di scalogna, sul meraviglioso pallonetto di Gatto, che ha centrato la traversa (e sarebbe stato un gol maradoniano) hanno impedito alla Pro di chiudere in vantaggio la prima parte della gara. Poi, è vero, la squadra è visibilmente calata e ha contato anche al differenza della panchina.

Anziché esaminare obiettivamente l’andamento della gara, molti tifosi hanno incominciato ad intonare il de profundis, manco avessimo perso contro una squadra di C2. Cerchiamo di essere realisti, anche perché in questo momento cruciale del campionato l’ambiente può risultare decisivo.

Sabato si viaggia alla volta di Ascoli la Pro, ne siamo certi, farà di tutto per  risollevarsi. Se Marchi e compagni arrivano da due ko consecutivi (però contro Pescara e Bari, e cioè formazioni in piena griglia playoff) l’Ascoli di Petrone ne accusa addirittura tre e vorrà a sua volta rifarsi. Scorrendo la rosa dei bianconeri si riscontrano nomi importanti (come gli ex milanisti Antonini e Petagna, gli attaccanti Cacia, Perez, il centrocampista Bellomo) e sono in molti a ritenere incredibile la posizione attuale in classifica degli avversari di domani, due punti appena più su della Pro. I nostri dovranno davvero dare tutto perché un risultato utile al “Del Duca” sarebbe pesato a carati. Il campionato è ancora lunghissimo e questa Pro non sembra affatto quella scombinata della prima esperienza in B dopo 64 anni di attesa. Dunque, non ammainiamo la bandiera della fiducia.

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