Esclusive Davide Poletto (Foto Ivan Benedetto)


Davide Poletto (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 26 dicembre, 2019 08:30 | by Michele Balossino

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ESCLUSIVO – Pro Vercelli, Poletto: “Soddisfatti della crescita dei nostri ragazzi”

PRO VERCELLI INTERVISTA ESCLUSIVA DAVIDE POLETTO SETTORE GIOVANILE / VERCELLI – Conclusa la prima parte di stagione, abbiamo incontrato il Responsabile del Settore Giovanile Davide Poletto, che in esclusiva ci ha fatto il punto della situazione in casa Pro Vercelli. Ecco le sue dichiarazioni.

 

PRO VERCELLI, L’INTERVISTA ESCLUSIVA A DAVIDE POLETTO

Buongiorno Davide. Siamo al giro di boa della stagione del settore giovanile: quale bilancio possiamo tracciare?

I campionati ricominceranno il 12 gennaio, ma già nei giorni dopo Natale parteciperemo ad alcuni tornei con le nostre squadre: per esempio, l’Under 15 parteciperà al prestigioso Torneo “Tappari”. Il bilancio di questa prima parte di stagione è sicuramente positivo, nonostante si sia partiti un po’ in ritardo nella costruzione delle squadre e degli staff tecnici per vari motivi. Comunque siamo soddisfatti, perché l’attività ha uno sviluppo buono. Non parlo di risultati sportivi, ma a livello di crescita individuale e di squadra: si può sempre fare meglio e crescere, ma siamo in linea con quelle che erano le aspettative di inizio stagione. Molti ragazzi della Berretti sono stati aggregati alla prima squadra, facendo il loro esordio tra i professionisti in campionato e in Coppa Italia; settimanalmente si allenano agli ordini di mister Gilardino: questo può sembrare un problema dal punto di vista gestionale, invece – gestito nel modo giusto – diventa uno stimolo per questi ragazzi a dare sempre di più.

Chi guarda solo i risultati può pensare che la stagione sia negativa. Ma, se pensiamo che 15 giocatori su 31 che compongono la prima squadra sono transitati dal settore giovanile, qualcosa sta a significare.

Da diversi anni abbiamo una visione ben precisa. A livello di settore giovanile, non abbiamo mai fatto risultati eclatanti – anche se qualche soddisfazione ce la siamo tolta -; se andiamo nello specifico, quest’anno Berretti e Under 17 sembrano un po’ indietro dal punto di vista del punteggio, ma in realtà l’attività è più che soddisfacente: molti, come ho già detto, sono stabilmente nel giro della prima squadra e altri sono in giro a fare esperienza in Serie D per poi tornare e, magari, far parte del mondo dei professionisti. Quindi tutto procede per il verso giusto. I 15 calciatori in prima squadra provenienti dal settore giovanile sono un orgoglio per tutti noi, perché hanno un’appartenenza media di 5/6 anni a testa; non sono acquisti dell’ultimo minuto o manovre commerciali, ma sono ragazzi che – avendo una lunga appartenenza – magari sono cresciuti nella nostra Academy: una cosa fantastica nel calcio moderno. Oltre a questi, ormai sono circa una quarantina i ragazzi passati da noi che ora stanno facendo i professionisti in pianta stabile: è stato un lavoro più che decoroso.

I risultati, come abbiamo detto, non sono tutto e ciò che importa è la crescita dei ragazzi: ma non si può non parlare dell’Under 15, campione d’inverno.

Quella, a livello di classifica e risultati, è una squadra che sta facendo qualcosa di straordinario: stanno ottenendo grandi risultati, frutto di un lavoro certosino fatto negli anni. Quasi tutti hanno diversi anni di appartenenza alla nostra attività di base, abbiamo fatto solo 3-4 inserimenti dall’esterno. Siamo molto soddisfatti della loro stagione, anche se ripeto che siamo contenti di tutte le squadre del nostro settore giovanile.

Facciamo qualche nome. Ti aspettavi che Carosso, classe 2002, potesse avere questo impatto sul mondo dei professionisti?

Devo dire che io sono un estimatore di Carosso da tanto tempo, a me ha sempre suscitato sensazioni positive. Devo confessare che però non mi aspettavo una sicurezza così nel calcio degli adulti, frutto di sue doti e capacità: ma grande merito va dato a mister Gilardino, che ha avuto grande coraggio a gettarlo nella mischia alla prima giornata di campionato contro la Pianese. Io stesso, suo grande estimatore, facendo un’analisi dei giocatori della prima squadra avrei fatto altre scelte. Ma Gilardino, con coraggio, competenza e senso di responsabilità gli ha dato fiducia e lui ha sempre risposto con ottime prestazioni.

Stanno facendo bene anche tutti gli altri ragazzi, che trovano molto spazio nelle rotazioni di mister Gilardino.

Se uno dovesse guardare i risultati e l’utilizzo, io faccio sempre gli esempi di Mal e Quagliata: nel settore giovanile, soprattutto negli anni di U17 e Primavera, hanno avuto minutaggi molto bassi, perché erano in un periodo della loro crescita fisica e tecnica particolare. Abbiamo avuto la capacità e la fortuna di saperli aspettare e oggi sono pedine importantissime nello scacchiere di mister Gilardino. Speriamo possano continuare a lungo nel calcio professionistico.

Sangiorgi e De Marino, invece, sono fermi ai box per due gravi infortuni.

Li ho sentiti un mese fa, ora li contatterò per le feste. Sono particolarmente affezionato a loro, come a tutti gli altri ragazzi: sono qui da tanti anni e si è instaurato un rapporto di affetto e confidenza. Quando capitano infortuni così seri, in parte ti senti infortunato anche tu. Sono due elementi che avrebbero fatto comodo alla prima squadra: faccio loro un grande in bocca al lupo e auguro loro che possano tornare più forti di prima; a volte la vita ti mette di fronte a battute d’arresto, ma, se si affrontano nel momento giusto, possono diventare punti di ripartenza per le loro carriere.

Novità importante di quest’anno è la squadra femminile.

Dal punto di vista del calcio femminile abbiamo creato questa sinergia con il Piemonte Sport: ci sembrava giusto farlo, con una società che da anni si impegna in questo settore. Noi avevamo già fatto un’esperienza tre anni fa, con una squadra gestita interamente da noi; quest’anno abbiamo creato questa sinergia e siamo soddisfatti. Inoltre, stiamo facendo calcio nelle scuole, in particolare con la Scuola Media Verga per lo sviluppo del calcio femminile, sempre in sinergia con il Piemonte Sport. Sono convinto che Vercelli non offra grossi numeri per lo sviluppo di questo settore, ma possiamo comunque fare un buon lavoro. Cercando di vincere quel retaggio culturale per cui, se una bambina gioca a calcio, è vista come qualcosa di strano. I risultati della Nazionale azzurra e i dati di affluenza di pubblico anche qui a Vercelli quando c’è stata Juventus-Fiorentina dimostrano che è uno sport che tranquillamente può essere praticato dalle ragazze.

Come dicevi, la Pro Vercelli è molto attiva nel settore del calcio femminile e, anche quest’anno, prosegue il progetto con la scuola media Verga.

Con la Scuola Media Verga è un progetto che va avanti dallo scorso anno e che ci sta dando soddisfazioni. Per un periodo di quattro o cinque mesi, ogni lunedì pomeriggio dalle 14:30 alle 16, faremo una seduta di attività sportiva presso la palestra della scuola; ci saranno due istruttori, uno della Pro Vercelli e uno del Piemonte Sport. In genere sono ragazzine di prima e seconda media, ma ci sono anche ragazze di terza. In totale sono una trentina di ragazze, non poche: sono molto affascinate dal calcio, anche se non tutte hanno ancora vinto quel retaggio culturale e quella timidezza nel fare calcio a livello continuativo e agonistico. Però partecipano con entusiasmo e si divertono: insegniamo loro i primi rudimenti calcistici e poi si fanno le partite. Un progetto che riteniamo carino e importante, possibile grazie anche all’aiuto delle professoresse Fiorella Di Luca e Maria Teresa Novella.

 

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