Andrea Dossena (Foto Marco Lussoso)
Pubblicato il 6 aprile, 2024 19:32 |
by Alessandro Borasio
Pro Vercelli-AlbinoLeffe, le interviste post-partita
PRO VERCELLI ALBINOLEFFE INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-AlbinoLeffe: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-ALBINOLEFFE, LE INTERVISTE POST-PARTITA
ANDREA DOSSENA
È stata una buona prestazione sotto tutto i punti di vista. Siamo andati sotto, questi ragazzi hanno bisogno di tutti: non essere più incitati non mi è piaciuto. La partita è lunga e ci sta l’episodio.
L’importante è come si reagisce, i ragazzi volevano i tre punti e l’hanno dimostrato. Stiamo dietro a questi ragazzi, le difficoltà ci saranno sempre. I ragazzi hanno sudato la maglia, diamogli una pacca sulla pacca e non diamo solo pressioni schiacciandoli verso il basso.
Abbiamo fatto una buona gara, specialmente per l’intensità. Una volta che vai in vantaggio trovi energie e il vento ti entra in poppa, è più facile correre. Ho visto tante cose belle, dallo spirito di sacrificio al lavoro delle punte. La pressione alta mi è piaciuta, abbiamo creato situazioni pericolose: su queste ultime gare, quella più ostica era quella di oggi. Ora ci aspettano gare non semplici, ma possiamo dire la nostra in futuro. La prossima non saremo in casa e sarà diverso, i ragazzi devono saperlo: domani recuperiamo e poi si torna.
Quando hai voglia, si supera l’ostacolo. Se è un’imposizione l’ostacolo è difficile da superare, ma con la voglia è più facile. Ci sta andare sotto, l’ho detto anche ai ragazzi: l’importante è avere la voglia di recuperare. Bisogna venir fuori dal campo e avere la coscienza a posto. Dobbiamo essere sereni e con la consapevolezza di aver dato tutto: i ragazzi l’hanno fatto. Certe volte, per mia colpa, abbiamo forzato i nostri limiti: ho fatto schiacciare troppo l’acceleratore. Quando ho dato un metodo di lavoro diverso, si è visto da Novara in poi. Ora siamo più brillanti, mea culpa. Conosco solo la strada del lavoro per arrivare al successo, ma anche il riposo è importante. Con la cultura italiana i fischi dei tifosi ci stanno, in Inghilterra è diverso ma non voglio parlare di questo. I ragazzi hanno bisogno di supporto, ma i tifosi possono fare quello che vogliono.
Noi abbiamo provato a spingerli forte e tirare pacche sulla schiena dato che sono giovani. Siamo andati fuori giri, ma ci sono ancora 3 partite e forse i playoff. Vogliamo ancora far gioire i nostri tifosi.
Volevo arrivare a un qualcosa di impensabile, prima massacravamo tutti e volavamo. Il non avere una rosa lunghissima, date le mie richieste di volume di lavoro, non ha aiutato: chiedevo tanto a tutti. O si può fare turnover oppure devo abbassare l’istinto di chiedere di vincere dominando.
Iotti? Ci tenevo al suo gol: ci è sempre andato vicino. È un ragazzo importante nello spogliatoio e non, ha saltato (credo) un paio di allenamenti in tutto l’anno. Lui rispecchia il nostro spirito, sono contento e spero mi dia ancora altre soddisfazioni. Contaldo mi è piaciuto molto, era da tanto che non giocava. Idem Rutigliano. Maggio e Mustacchio hanno lavorato bene e sono stati premiati con il gol. Prestazione super positiva di tutti.
MATTEO MAGGIO
La vittoria ci serviva e metto in primis la squadra. Dopo il brutto pareggio di Alessandria, arriva una vittoria che serviva e che da morale. Siamo andati sotto ma abbiamo avuto una bella reazione: tutto insieme volevano vincere, ci abbiamo messo un qualcosa in più per portare a casa i tre punti. Non mi ricordo il gol, è stato tutto molto veloce. Ho fatto con l’istinto, meno male che è entrata.