Paolo Cannavaro (Foto Marco Lussoso)
Pubblicato il 4 ottobre, 2024 16:40 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli, Cannavaro in conferenza: “Triestina squadra pericolosa”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA PAOLO CANNAVARO / VERCELLI – Al termine della rifinitura, Mister Paolo Cannavaro è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro la Triestina.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER CANNAVARO ALLA VIGILIA DELLA TRIESTINA
Mister, domani sfida sul campo della Triestina ripartendo dallo spirito visto contro il Lecco. Sì, l’atteggiamento deve essere quello. E non era la prima volta che l’abbiamo avuto: però deve essere una costante che ci deve accompagnare in ogni partita e in ogni allenamento. Purtroppo ci ha abbandonati in qualche partita. Questo deve essere il nostro marchio di fabbrica.
Triestina? Hanno cambiato mentalità ultimamente. Lottano molto di più e hanno un sistema di gioco diverso. Quando c’è il cambio di allenatore, anche se provvisorio, la squadra sappiamo che subisce una scossa. Stanno ancora definendo l’arrivo del nuovo tecnico, ma noi non ci siamo fatti distrarre da queste voci. Ci siamo focalizzati sull’unica partita che avevamo a disposizione e abbiamo notato che si sono compattati molto. Quando leggi i nomi della loro rosa, capisci che non hanno nulla a che vedere con questa categoria: poi, come sappiamo, non sono i nomi a far vincere le partite. Sono sicuramente un’ottima squadra.
Che partita si aspetta? Mi aspetto una partita di personalità, di impatto da parte della mia squadra. Il tipo di partita che vorrei vedere sempre dai miei, ma che purtroppo abbiamo smarrito per due partite. Non voglio che capiti più. Davanti avremo un avversario forte, reduce da un pareggio che sarebbe potuto essere una vittoria se l’avessero chiusa con un paio di ripartenze che hanno avuto. Invece hanno subito gol su palla inattiva. In questo momento hanno coraggio, sarà una Triestina pericolosa.
Fase difensiva? Con il Lecco mi è piaciuto come abbiamo reagito: già dopo il primo gol subito, abbiamo continuato a palleggiare e a fare gioco, provando quello che abbiamo nelle nostre caratteristiche. Idem dopo il secondo gol. L’aspetto importante è stato quello di non dire chiudiamo il primo tempo e vediamo cosa succede nella ripresa, ma di provarci fin da subito. Questo ha fatto la differenza. All’inizio sembrava dovesse arrivare il Real Madrid per farci gol: poi ci sono dei momenti nel corso della stagione in cui le cose vanno diversamente. Sui gol ovviamente ci sono delle nostre colpe, alcune volte un pizzico di fortuna avrebbe potuto aiutarci, però ci sono stati errori individuali e non di reparto. La fase difensiva si fa in 11 come sappiamo bene, ci è mancato il mettere a posto il mezzo errore del compagno. Il calcio sta andando nella direzione in cui gli attaccanti sono i primi a recuperare palla e i difensori escono palla al piede. Se prendiamo in Manchester City, ad esempio, il giocatore che recupera più palloni della Premier League è Bernardo Silva, tutt’altro che un giocatore difensivo: è un dato rilevante, nessuno può pensare di non fare la fase difensiva.
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