Pro Vercelli, Modesto in conferenza: “Ci attende una gara complicata”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MODESTO / VERCELLI – Al termine della rifinitura, l’allenatore Francesco Modesto è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro la Giana Erminio.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER MODESTO ALLA VIGILIA DELLA GIANA ERMINIO
Mister, finalmente una settimana di lavoro per preparare la partita: come si avvicina la Pro Vercelli alla sfida di domani? La squadra ha lavorato molto bene, sono fiducioso per domani. Anche se il responso poi lo dà il campo. Sappiamo di andare ad affrontare una partita dura, contro una squadra che sa giocare molto bene a calcio ed è aggressiva, con individualità di livello importante sia in avanti sia in mezzo al campo. Dietro accettano spesso l’uno contro uno: sono in crescita e reduci da due vittorie nelle ultime due gare. Ci dobbiamo aspettare una Giana Erminio molto agguerrita, perché tutti ci vedono primi in classifica e gli stimoli aumentano. Per noi non è così, dobbiamo scendere in campo con la solita mentalità e le giuste idee.
Con il nuovo DPCM lo stadio tornerà ad essere a porte chiuse: questo può dare una spinta ulteriore ai ragazzi per regalare una soddisfazione ai tifosi? Assolutamente no, perché la gente allo stadio ti porta a dare sempre qualcosa in più. Purtroppo il momento è critico, in Italia e in tutto il mondo perché i casi continuano ad aumentare. La situazione è particolare e dobbiamo convivere con questo maledetto Covid: è dura da digerire, perché siamo umani e non vivere in libertà non è affatto semplice. Ma bisogna attenersi alle regole e provare ad andare avanti, sperando di riavere la gente al nostro fianco non appena sarà possibile.
Domani due assenze pesanti: mancherà lei in panchina e Zerbin in attacco. Purtroppo non ci saranno nemmeno Emmanuello, che ha un fastidio muscolare e se l’è portato dietro, e Auriletto, che ha subito un pestone sul mignolo del piede. Ma ho la fortuna di avere una grande rosa, con tutti i giocatori pronti ad affrontare nel migliore dei modi questa gara.
Borello e Romairone come stanno? Stanno bene, ma come tutta la squadra. Sono in crescita e lavorano bene. L’atteggiamento deve sempre essere quello, al di là dei risultati e della classifica, perché il campionato è molto lungo.
Dall’altra parte ci sarà Mister Albè, sulla panchina della Giana Erminio da 26 anni: un’eccezione nel calcio. Perché, secondo lei, non si dà la possibilità di lavorare agli allenatori? Sono casi particolari questi, come succede anche alla Virtus Verona e al Cittadella. Albè ha avuto continuità di risultati in questi lunghi anni, con ottime idee di calcio e numerose promozioni fino ad arrivare in Serie C. Nel calcio purtroppo si cambia troppo in fretta, viviamo di risultati e spesso si cambia velocemente.