Marco Banchini
Pubblicato il 4 febbraio, 2025 02:43 |
by Carlo Felice Balduzzi
Pro Vercelli-Novara, le interviste post-partita
PRO VERCELLI NOVARA INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Novara: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-NOVARA, LE INTERVISTE POST-PARTITA
MARCO BANCHINI
Ringrazio i miei giocatori perché sono stati strepitosi. L’approccio alla partita è stato nervoso, “da derby”, poi già nella seconda metà del primo tempo ci siamo sciolti: siamo andati a giocare bene sugli esterni. Poi all’inizio del secondo tempo abbiamo avuto la vera reazione, ci siamo parlati nell’intervallo e la squadra ha meritato, ha voluto di più la vittoria. Come unico neo, dovevamo chiuderla, visto abbiamo avuto due situazioni con Iotti ed Emmanuello, ma in generale i ragazzi hanno meritato questi 3 punti.
Non guardo gli avversari, guardo il miglioramento della squadra. Sappiamo che nel 2025 abbiamo un’ottima media punti, sono concentrato su questo: limitare gli errori e continuare i miglioramenti. Poi la prima settimana di marzo si potrà guardare la classifica e solo allora fare qualche ragionamento. Comi ha fatto il suo dovere: fare gol. Soprattutto sulle palle ferme e di testa riesce a mettere in luce le sue caratteristiche, che vanno esaltate visto che è un giocatore importante. La squadra vince in casa, il suo capitano fa gol, meglio di così non si può. La svolta è stata confrontarsi: i ragazzi li vedevi con un po’ di emozione all’inizio, poi dentro la gara hanno voluto la vittoria, abbiamo avuto situazioni per andare in vantaggio e ci siamo andati. Anton e Marchetti stanno facendo delle settimane particolari per problemi fisici, ma si stanno applicando e sacrificando molto, cosa che ti premia poi quando scendi in campo.
Ringrazio l’ambiente Vercelli e lo stadio, oggi i tifosi ci sono stati molto vicini. Alla squadra invece ho chiesto di lasciarsi andare come quando un bambino sale per la prima volta sull’altalena: quando si va un po’ più su c’è un po’ di paura, poi quando ci si lascia andare si vuole andare ancora più forte. La squadra ha capito che può determinare, può decidere quando fare la partita, la cosa difficile è capire che c’è sempre da migliorare, che quando si fa bene c’è sempre qualche dettaglio da curare. Per me è una grande emozione, primo derby con 3 punti, per questa sera ci godiamo la vittoria.
Non mi ricordo parate di Rizzo, quindi devo fare i complimenti a tutta la squadra. Questo modo di giocare comincia dagli attaccanti, che determinano i tempi e gli spazi della pressione, tenendo la squadra avversaria lontana dalla nostra metà campo, così riusciamo a rischiare qualcosa di meno. Sono stati fatti bene i raddoppi e le rotture, abbiamo adattato le uscite soprattutto sulla destra, la squadra è andata molto bene. Non mi piace prendere gol, quindi porto a casa questo “clean sheet” molto volentieri. E’ l’atteggiamento che fa la differenza all’interno di una organizzazione, bisogna essere concentrati e avere grande applicazione. Dobbiamo stare concentrati perché c’è subito possibilità di poter sbagliare la prossima partita e non lo vogliamo fare.
E’ stato un classico derby, i primi 20 minuti una battaglia, abbiamo però fatto anche delle buone cose a livello di gioco e sono molto fiero dei ragazzi. Se prendiamo meno tiri in porta è perché teniamo lontano gli avversari, questo è merito del lavoro di tutti e i ragazzi hanno capito cosa serve per arrivare al nostro obiettivo: siamo all’inizio e dobbiamo continuare a lavorare per la salvezza.
FRANCESCO MUSUMECI
Permettetemi innanzitutto di ringraziare la società, che mi sta dando l’opportunità di lavorare e di poter soddisfare le richieste dell’allenatore. Fin dall’inizio dell’anno abbiamo parlato di linea verde e di una salvezza che sarebbe stata dura, oggi abbiamo avuto in campo una squadra ricca di giovani. Vincere i derby dà sempre grande soddisfazione, devo ringraziare mister Banchini che da quando è qui non ha lesinato sudore per fare in modo di poter cambiare la rotta. Non abbiamo ancora fatto niente, la strada è lunga, sotto stanno vincendo tutte e anche noi stiamo cercando di tenere il ritmo importante che ci viene richiesto. La cosa emozionante oggi è stata vedere questa cornice di pubblico incredibile, i tifosi sono stati encomiabili: grazie.
Ci voleva una vittoria oggi, per tutti: pubblico, squadra, mister, ma soprattutto per la società. I sacrifici che vedo fare ai dirigenti e al presidente sono veramente tanti, avevamo prima di tutto bisogno di una vittoria, poi è arrivata anche la prestazione e quindi siamo doppiamente contenti. Non ci rimane che continuare su questa strada e non mollare, il percorso è lungo, ci saranno tante partite e tante difficoltà. Sicuramente a questa squadra non manca il carattere.
Gli ultimi giorni sono stati impegnativi, ci ha infastidito giocare questa partita durante le ultime ore di mercato, finita questa conferenza dobbiamo anche finalizzare alcune trattative entro la mezza notte. Vi posso dire che Louati molto probabilmente non farà più parte di questa rosa, andrà in una squadra di Serie B: questo ci dà grande orgoglio perché l’obiettivo della Pro Vercelli è sempre stato quello di portare i giocatori in categoria superiore.
L’immagine che mi porto da oggi è sicuramente la cornice di pubblico, che mi piacerebbe vedere più spesso, anche se sappiamo le difficoltà in cui riversa la Serie C e che Vercelli ha un tifo esigente. Poi quella con il Novara è una partita a parte, ci tengo tanto a sottolineare che oggi non ci sono stati episodi di violenza, se non semplici sfottò: questo mi inorgoglisce come uomo di sport.
Soprattutto nel secondo tempo abbiamo avuto più occasioni del Novara, Rizzo non credo sia stato mai impegnato: va dato merito al mister, allo staff, ai ragazzi che hanno disputato una partita tosta, “da derby”.
Lato mercato, ci tengo a ringraziare nuovamente la società, perché il più grande colpo l’abbiamo fatto tenendo i pezzi da novanta, in particolare Comi e Iotti per cui abbiamo avuto tante richieste. Questo ha dimostrato che la società ha forza e crede fermamente nel progetto che abbiamo iniziato quest’estate. Siamo davvero contenti che Louati vada in Serie B, che Sow vada in una formazione Primavera di Serie A, continuiamo in questo percorso, è questo che mi ha chiesto la società a inizio anno: la salvezza e valorizzare i giovani. In Serie C se non ti chiami Padova, Vicenza o Avellino, serve questo: sono veramente entusiasta del progetto e lavoriamo giorno e notte per dare lustro a questa maglia. Il peccato è che mentre il mercato è in fermento, noi siamo qui a giocare il derby: stiamo cercando di portare un giocatore importante per sostituire Louati, stiamo operando e a breve saprete chi è.
GIANMARIO COMI
Una serata meravigliosa che rimarrà sempre impressa nella mia carriera. Sono contentissimo, è una vittoria che abbiamo voluto, all’inizio eravamo forse un po’ tesi ma poi è uscita una prestazione di cuore e sostanza. Grandissimi complimenti a staff e compagni, è stato meraviglioso fare gol con una cornice di pubblico del genere, ci tenevo tantissimo perché l’anno scorso non mi era stato permesso di vivere appieno il derby, che è a me molto caro. Il merito del gol va a tutta la squadra, diamo veramente tutto quando indossiamo questa maglia, e c’è da dare merito anche allo staff tecnico: è una vittoria del “senso di appartenenza”, cosa che cerco di trasmettere a tutti i compagni essendo il più “anziano”. Ci sono Iezzi, Emmanuello, tantissimi ragazzi del settore giovanile, c’è grande senso di appartenenza e questo vorrei che lo capisse ancora di più anche il pubblico: oggi sono stati meravigliosi a venire così in tanti e abbiamo ancora più bisogno del loro sostegno. Spero di vedere ancora una cornice di pubblico così bella perché è una vittoria di tutti.
Coppola sta facendo un lavoro impressionante, bisogna riconoscerlo, ricordiamoci che l’anno scorso giocava in Serie D. Io cerco di dare tutto me stesso, ho un carattere un po’ forte e sono qua da tanti anni, sento anche un po’ la responsabilità di essere il capitano. E’ un gruppo dove non esistono alibi e dobbiamo continuare su questa strada. E’ giusto godere di questa vittoria, che ci rimarrà sempre nel cuore, ma dobbiamo subito ricaricare le pile e tornare al lavoro perché abbiamo subito uno scontro diretto importante. I ragazzi stringono i denti e danno tutto, Anton ha giocato in condizioni davvero precarie, anche io ho preso una botta e mi sono allenato poco, Marchetti idem, ma la cosa importante è che sono tutti ragazzi che non si lamentano e cercano di dare il massimo: questo penso che debba continuare così perché è la nostra forza, e nel calcio ci vuole continuità.
L’attaccante vive di continuità nei gol, quando si segna sale un’adrenalina che poi giova anche nel resto della partita, però nel corso degli anni ho imparato che prima si pensa a fare le cose che vanno fatte con la squadra e con il mister, e poi il gol deve venire di conseguenza. Bisogna restare tranquilli e concentrati. Per me il derby è una partita speciale. Sono riuscito a trasformare il sogno che avevo da bambino e sono diventato una bandiera della Pro Vercelli, che ha 7 scudetti come il Torino di cui sono tifosissimo, questo per me vale moltissimo. Per me il derby è il derby, cerco di stare più tranquillo in settimana perché troppa adrenalina non fa bene. Oggi la gestione dei ragazzi e del mister è stata perfetta, sia prima che durante la partita.
Della Morte allo stadio? Ci tiene tantissimo alla Pro Vercelli, come tutti i ragazzi che vengono venduti. La città e la società ci tengono molto ai giovani e a farli crescere, auguriamo il meglio per la loro carriera.
ALESSANDRO LOUATI
E’ stata la serata perfetta: prima vittoria nel derby, in casa davanti a molti tifosi, penso che lasciare così la società che mi ha accolto e cresciuto sia un sogno.
Ho esordito due stagioni fa con Lerda, una bella stagione in cui ero riuscito a trovare continuità e la Pro Vercelli era riuscita a centrare i Play-off. Poi è arrivata la pubalgia, che mi ha tenuto lontano dai campi per oltre un anno visto che mi sono dovuto operare. Quest’anno, già partendo dal ritiro, la società e il direttore sportivo, che già conoscevo dalla Primavera, sono stati spettacolari nel gestirmi, per essere sempre pronto alla domenica.
La trattativa con la Juve Stabia è stata “last minute”, non me lo aspettavo neanche io. Mi ha chiamato oggi il mio agente dicendomi che c’era questa possibilità ed è stato uno shock, in positivo, perché è difficile dire di no ad una piazza come Castellammare. Ciò detto, oggi c’era il derby e ho cercato di rimanere il più concentrato possibile per portare a casa i tre punti, fortunatamente ce l’abbiamo fatta.
Ci tengo a ringraziare i tifosi per tutto il calore che ci danno, soprattutto oggi in questo derby li ho sentiti proprio vicini alla squadra soprattutto quando c’è stato il nostro miglioramento tra primo e secondo tempo. Ringrazio anche il direttore sportivo, che ha sempre creduto in me fin dalla Primavera, il mister e il mister precedente, che mi hanno dato sempre fiducia, e poi il gruppo, fatto di ragazzi incredibili, che meritano tanto e a cui voglio davvero bene. Gli auguro il meglio.
Un bel ricordo di questi anni? Sicuramente l’esordio a Trento, anche lì è stato a sorpresa: ero in ritiro, in camera, e mi ha chiamato il team manager due ore prima della partita comunicandomi che avrei giocato titolare, non me lo aspettavo. Da Vercelli mi porto via lo spirito combattivo, l’idea di non mollare mai: dopo un anno come quello passato, in cui tutto era buio, sono riuscito ad uscirne più forte di prima. A Castellammare arriva un Alessandro con tanta voglia di mettersi in mostra e di imparare.