Massimo Paci (Foto Marco Lussoso)
Pubblicato il 16 dicembre, 2022 18:12 |
by Alessandro Borasio
Pro Vercelli, Paci in conferenza: “Vogliamo il riscatto ma oggi è un giorno triste”
PRO VERCELLI CONFERENZA STAMPA MASSIMO PACI / VERCELLI – Al termine della rifinitura, Mister Massimo Paci è salito in sala stampa per parlare con i giornalisti. Ecco le parole del tecnico della Pro Vercelli in vista del match di Serie C contro il Lecco.
PRO VERCELLI, LA CONFERENZA STAMPA DI MISTER PACI ALLA VIGILIA DEL LECCO
Mi aspetto una partita difficile, giochiamo contro la seconda in classifica: ci sarà da lottare e sacrificarsi come ogni domenica. Sono forti ed hanno grande valore, sarà un impegno importante e difficile.
La squadra sta bene, ha passato una buona settimana e siamo pronti per domani. Abbiamo quasi tutti disponibili, siamo pronti e preparati. Conosciamo l’avversario, sappiamo i punti deboli e di forza del Lecco. La Pro gioca contro una squadra che ha un’identità ben precisa, l’atteggiamento e l’aggressività sono le loro migliori qualità. Quando giochi contro queste squadre per far bene devi essere più aggressivo di loro: serve cattiveria e giusto spirito, quasi animalesco. Queste sono le chiavi per domani.
Clemente è disponibile, Rizzo ha fatto una radiografia e vediamo se convocarlo o meno. Macchioni è infortunato.
Il campo è pulito seppur abbia nevicato, ma ripeto: l’importante non è il campo ma l’atteggiamento. Se non metteremo la cattiveria il bel gioco non servirà, abbiamo preparato bene la gara. Ma senza attaccamento e forza d’animo sarà dura.
Non dobbiamo farci spaventare dalla loro forza, noi dobbiamo fare la prestazione e curare i dettagli. Quello che conta sarà come interpreteremo le diverse fasi di gioco. Serve attenzione e coraggio per i duelli, vogliamo fare una buona partita. Possiamo fare di più, abbiamo lasciato punti che pesano. Vogliamo il riscatto.
Formazione? Ci saranno varianti, con il Pordenone abbiamo vinto. Domani i ragazzi non sottovaluteranno la gara, ma ci saranno cambi di formazione. Quando si riesce a dare identità ad una squadra è positivo: noi piano piano ci stiamo riuscendo. Ovviamente servono i giocatori validi, quello che conta è che i ragazzi possano dare il meglio in campo. La nostra identità richiede più tempo, quando giochi palla a terra ti assumi dei rischi ed il processo è più lungo. Questo tipo di gioco valorizza i giovani, noi andiamo avanti per questa squadra. L’importante è uscire dal campo sapendo di aver dato tutto e non avendo rimpianti. Questo è quello che provo ad insegnare ai ragazzi.
Sinisa? Ricordo benissimo il calciatore, ho giocato contro quando lui era all’Inter ed io all’Ascoli. Lui fece doppietta… Con gol su punizione. L’anno scorso invece, quando ero al Pordenone, abbiamo fatto un’amichevole contro il Bologna e ci siamo riabbracciati: è una notizia triste, perdiamo un grande professionista ed un uomo con la U maiuscola. Lo ricorderemo tutti per lo spessore umano, oggi è un giorno triste per il calcio.