Paolo Cannavaro (Foto Marco Lussoso)
Pubblicato il 20 settembre, 2024 23:59 |
by Michele Balossino
Pro Vercelli-Padova, le interviste post-partita
PRO VERCELLI PADOVA INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio “Silvio Piola” di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Padova: ecco tutte le interviste.
PRO VERCELLI-PADOVA, LE INTERVISTE POST-PARTITA
PAOLO CANNAVARO
Fa male perdere così, perché regalare un gol a una squadra così forte credo sia stata la cosa più folle che abbiamo fatto questa sera. Fa malissimo. Poi è normale, prendi il gol del 2-1 e rimontare contro una corazzata quale è il Padova non è facile. Ripartiamo dal primo tempo per preparare il derby con il Novara di martedì. Le partite vanno giocate fino al triplice fischio, però salvo tanto di questa partita. Perché con questo atteggiamento e con questo spirito, al di là del regalo, magari non perdi 4-1 con il Caldiero Terme, non perdi con la Giana Erminio in casa. Con lo spirito visto nel primo tempo, le altre fanno fatica contro di noi. Poi, se inizi a regalare le cose agli avversari, diventa quasi impossibile combattere. Non è tanto il gol preso, ma come l’abbiamo preso secondo me: il Padova è riuscito a trovare il pareggio senza gente in area di rigore, non c’era nessuno. Purtroppo è un infortunio calcistico, che nel mondo del calcio capitano: il problema è non aver avuto la reazione ed essersi resi conto che in campo c’era solo una squadra. La maglia del nostro portiere l’ho vista solo sull’autorete, poi se dico bugie smentitemi. Ho visto una squadra che ha imbavagliato il Padova, che solitamente fa cinquanta tiri in porta. Ho visto la Pro Vercelli giocare, fare inserimenti, palleggiare. Poi, dopo il gol, è finito tutto. Questo a me lascia il rammarico. Il gol subito ha creato sconforto generale. Nei primi 35′ abbiamo creato tanto, poi abbiamo subito il contraccolpo e ne abbiamo presi tre. Abbiamo speso tantissimo per fare quel tipo di primo tempo, in cui meritavamo qualcosa in più. Siamo stati troppo frettolosi quando avevamo la palla. I valori li conosciamo: noi dobbiamo salvarci, loro sono una corazzata. La gioventù qualcosa ti porta e qualcosa ti toglie. Noi analizziamo tutti i dati: con il Caldiero Terme, dati alla mano, abbiamo corso di più, la squadra è in salute. Stasera abbiamo corso dietro agli avversari. Non credo sia calata la condizione fisica, è lo sconforto che si è generato dopo il gol subito. Noi siamo una squadra strutturata per la profondità. Il dato del possesso palla, quando mi danno i report, è quello che mi interessa e guardo meno. Per fare possesso palla, ci vogliono determinati calciatori. Se ho gente brevilinea, che sa fare l’uno contro uno, la squadra è strutturata per un determinato sistema di gioco, che non era quello di oggi. Quando manca un giocatore come Bunino, devi cambiare qualcosa: perché sappiamo tutti che Cristian ci dà profondità, sa tenere palla e si sacrifica. Carosso ha pagato un po’ la fatica: è un adattato nella posizione di quinto a sinistra, ma è un giocatore che sa adattarsi benissimo. Quando chiedi di difendere, attaccare e coprire, la partita diventa molto dispendiosa. Anche per Pino la partita è stata molto dispendiosa. Se guardate bene, di solito i miei primi due cambi sono gli esterni, perché so quello che spendono durante la partita. Oggi, con quel risultato, cambiava poco sostituirli, sono onesto. Sugli esterni abbiamo deciso di far giocare i giovani, perché come sapete siamo una Società che punta sulla valorizzazione dei giovani e c’è la questione del minutaggio. Il secondo e il terzo gol sono una fotocopia? Brutti, perché ci hanno fatto perdere. Ma più brutti del primo credo non ci sia nulla. Nel secondo e nel terzo gol, almeno, c’è la qualità degli avversari. Sul 2-1 abbiamo provato a cambiare per provare a riaprirla, ma un minuto dopo abbiamo subito gol da palla inattiva ed è crollata tutta l’impalcatura.