Rassegna Stampa Massimo Varini (Foto Ivan Benedetto)


Massimo Varini (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 30 novembre, 2016 10:30 | by Michele Balossino

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Pro Vercelli, Varini a Tmw radio: “Con il Pisa partita difficilissima”

PRO VERCELLI INTERVISTA TMW RADIO VARINI / VERCELLI – Intervenuto ai microfoni di Tmw Radio, il Direttore Sportivo della Pro Vercelli Massimo Varini ha parlato del buon pareggio sul difficile campo della Salernitana e della prossima partita, che vedrà le “Bianche Casacche” affrontare il Pisa. Queste le sue dichiarazioni.

 

PRO VERCELLI, L’INTERVISTA A MASSIMO VARINI

Salernitana? “Un buon risultato, io dico sempre che quando si muove la classifica in Serie B va sempre bene. Se lo si fa fuori casa anche meglio. Peraltro in un campo complicato quindi va bene”. Sannino avrebbe voluto qualcosa in più. “Loro nel complesso hanno fatto qualcosa in più di noi. Però ci sta: giocavamo a Salerno che per tante ragioni è un campo difficile. La Salernitana ha dei valori per poter dire la sua nei playoff. Infatti non hanno vinto tanto ma non hanno neanche perso molto. Ci hanno pressato, anche dopo il gol”. Come va Moreno Longo? “Siamo molto contenti. Ci ha dato un’impronta importante, ha capito velocemente cosa vuol dire Serie B. Abbiamo una squadra molto giovane, che però sta acquisendo maturità e questo deriva da ciò che lui fa durante la settimana. Ci sono giocatori di prospettiva, credo di poter dire che Moreno Longo sia un allenatore di prospettiva”. Ieri Sprocati protagonista. “Ha grandi potenzialità, ha tecnica e fisico. Deve maturare come calciatore, non dico come persona perché è un bravo ragazzo. Però deve maturare anche lì. Poi il modulo lo penalizza un po’ e infatti ieri ci siamo messi col 4-2-4 dopo il suo ingresso. Deve capire delle cose che per diventare un calciatore importante non ha acquisito bene”. Abbiamo rivisto il vero Ebagua? “Ha fatto una bella partita, voglio spezzare una lancia in suo favore: forse non ha avuto continuità perché non ha fatto il ritiro. Un giocatore di quella struttura ci mette del tempo. Poi ha avuto poca continuità e il mister lo ha tenuto fuori. Però noi abbiamo bisogno dell’Ebagua di ieri sera. Anzi, basta anche qualcosa in meno per darci un’identità diversa”. Un allenatore come Scazzola come lo vedrebbe al Parma? “Con noi ha vinto un campionato di C. Ci siamo salvati con un girone di andata straordinario in B. Poi l’anno dopo forse era finito un ciclo e nessuno ha avuto il coraggio di troncare il rapporto. Conosce bene la categoria perché conosce un po’ tutti i calciatori tra B e Lega Pro. Potrebbe essere una soluzione, poi io non mi permetto di giudicare, però penserei prima a un direttore sportivo fossi nel Parma”. Adesso c’è il Pisa. Quanto è complicato affrontare un avversario che vive così tanto di emotività? “È difficile per tanti motivi. Ha un allenatore che in queste situazioni ci sguazza. Sa sempre tirare fuori il massimo dei calciatori e non dà alibi di nessun tipo. Poi nelle ultime stagioni tutte le squadre con problemi societari hanno sempre fatto bene. A volte per assurdo quando hai questo tipo di difficoltà ti puoi rifugiare solo nel gruppo. E quindi si innescano delle dinamiche di gruppo talmente forti e pregnanti che permettono di vincere tutte le difficoltà di carattere organizzativo. Noi sappiamo che sarà una partita di una difficoltà pazzesca. Lo sarà per noi, lo sarà per loro. Sarà una partita di grande intensità agonistica”.

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