Serie B – Regoliamoci: la tappa 2015-16 a Vercelli

SERIE B REGOLIAMOCI TAPPA VERCELLI / VERCELLI – La delegazione della Lega B è stata presente a Vercelli quest’oggi.

GIANLUIGI POCCHI (Responsabilità sociale LegaB): Presentiamo il progetto Regoliamoci. Da quattro anni facciamo formazione sul tema del match fixing. Oggi abbiamo incontrato la prima squadra, nel pomeriggio avremo Primavera e Allievi Nazionali. Abbiamo tra i partner Federbet e Istituto del Credito Sportivo. C’è anche Simone Farina, ex calciatore del Gubbio: ha continuato nel comitato etico della Serie B e da quest’estate lavora per la LNPB. A partire dalla vicenda di Simone, si è conosciuto un mondo. Questa attività è frutto di quello che è successo qualche anno fa. Ora, rispetto ad allora, c’è una presenza delle istituzioni. C’è una Lega che vuole tutelare società e giocatori. Crediamo di riuscire a raggiungere l’obiettivo.

FRANCESCO BARANCA (Federbet): Quest’anno iniziamo il percorso alla Lega di Serie B. Abbiamo illustrato i nostri metodi di lavoro. Gli aspetti di monitoraggio sono cambiati. Crediamo nella formazione, che sia mancante allo stato attuale. Non ci sono più alibi, visti gli strumenti messi a disposizione dalla Lega. Dobbiamo cambiare passo e dare una svolta, affinché non si ripetano i problemi. Siamo soddisfatti dell’attenzione dei calciatori. Le società devono sapere che hanno un alleato in più, evitando di incorrere in sanzioni a livello di responsabilità oggettive. Non è successo nulla fin qui e speriamo che non succeda nulla nel futuro.

SIMONE FARINA (ex calciatore del Gubbio): Sono contento di far parte della Lega di Serie B. Sono orgoglioso per aver la possibilità di rappresentare a livello internazionale. Ai ragazzi diciamo che non sono soli. La Uefa e la Fifa supportano i ragazzi nel caso di denunce. Racconto la mia testimonianza ai ragazzi. E’ quello che faccio con la Lega. A me la vita è cambiata dopo la denuncia: conviene denunciare. E’ importante dare una testimonianza reale: non ho fatto chissà che gesto. Ho protetto la mia passione.

FRANCESCO MASSUCCI (ICS): ICS è una banca pubblica, l’ultima rimasta in Italia. Per il valore, siamo accanto alla Lega. Vogliamo preservare i valori del calcio e anche a ciò che sta dietro. Se gli stadi si svuotano, gli sponsor se ne vanno, il giocattolo si rompe. Se viene meno la credibilità viene meno il finanziamento. Abbiamo tanti impianti finanziati nel mondo del calcio: lo Juventus Stadium e il Friuli. Ci sono anche squadre di Serie B e Lega Pro. Dobbiamo preservare il valore del calcio.

Domande più frequenti fatte dai giocatori in queste tappe (Baranca): Come mai alcuni giocatori colpevoli continuano a giocare e perché i tempi della giustizia sono lunghi. I ragazzi sono attenti. Sono particolarmente interessati.

Caso Catania, differenze tra chi ha “venduto” e “comprato” (Baranca): Sono due filoni diversi. La responsabilità diretta è stata affrontata per prima. E’ evidente che c’è chi ha comprato e venduto. Nei prossimi passi verranno fuori i soggetti che hanno “venduto”. Poi c’è stato il ramo sulle scommesse, le cui indicazioni sono arrivate da chi aveva comprato. Sarà un ulteriore processo da parte della giustizia ordinaria e poi sportiva. Da una parte ci sono cose certe e altre persone sono indagate. Difficile passare al secondo filone prima della prossima Primavera.

Caso Juve Stabia-Ischia 5-5 (Baranca): Non abbiamo legami con la Lega Pro. Siamo stati tempestati di richieste su cosa sia successo: non è successo nulla. Ci sono stati errori in campo. Questo è un sistema di prevenzione. Se non c’è flusso anomalo non c’è match fixing. Nessuno l’ha fatto. E poi truccare una partita del 5-5 è da pazzi: uno show incredibile. Succedono cose strane in Europa League e nei preliminari di Champions League.

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