Il Bologna Primavera al "Piola" (Foto Ivan Benedetto)
Pubblicato il 16 maggio, 2015 12:00 |
by Michele Balossino
Verso Pro Vercelli-Bologna, storia della maglia rossoblu’
BOLOGNA COLORI SOCIALI / VERCELLI – Ai tempi della sua fondazione, avvenuta nel 1909, il Bologna disputava le proprie partite con divise a quarti rossi e blu, che riproducevano quelle del collegio svizzero Schönberg di Rossbach. L’anno successivo, il 1910, il Bologna si dissociò dal circolo elvetico, e le maglie da gioco furono modificate con strisce verticali rosso-blu. Questo tipo di disegno è rimasto praticamente immutato nel tempo, con l’unica eccezione per quanto riguarda la variazione annuale nella larghezza delle bande. Un importante cambiamento fu adottato nel 1925: in quella stagione il Bologna vinse il suo primo scudetto, indossando un’inedita maglia verde. Tale divisa fu scelta dall’allora dirigente Enrico Sabattini, per imitazione di quella del Rapid Vienna, in quanto, secondo le sue parole, il verde era il colore della speranza, con il quale il Bologna avrebbe vinto lo Scudetto. In realtà il cambio di divisa fu anche suggerito dal caldo, che in quei giorni di giugno si faceva particolarmente sentire. La nuova maglia, dunque, fu di cotone leggero verde scuro, con bordi e calzoncini neri. Nei decenni successivi la maglia verde fu alternata a quella bianca, spesso con banda trasversale rosso-blu, come seconda divisa. Il suo ultimo utilizzo risale agli anni ottanta. A fine anni novanta, la prima maglia del Bologna subì alcune leggere modifiche, così come nelle stagioni 1998/1999 e 1999/2000, quando le strisce rosso-blu più laterali si dipartivano dal colletto, e non dalle spalle. Nella stagione 2000/2001, invece, fu adottata una prima maglia con due sole larghe strisce, una rossa e una blu, con bordi bianchi.